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Titolo: Periferia

Autore: Giuseppe Valentini

Data: 1933-06-14

Identificatore: 1933_282

Testo: PERIFERIA
La campagna, intorno, estatica, smagata, Sommersa dalla luna e dai grilli, Felice di dover ricominciare Eternamente, ad ogni primavera. Occultamente si gonfiano i semi, Così come in segreto prende spazio La luna crescente nei cieli.
In questo mondo si sono confitte Le scheletrite case dell’uomo Che vengon su, rapide, schiette, Tra grida e canti, mentre splende il sole. Le ha sorprese, incompiute, la sera E ora stanno, deserte, Al cielo volgendo Le grandi braccia di legno, Le ossa di duro cemento.
Perché tanta fatica Fu necessaria per farle salire?
Intorno tutto vive di cieca vita:
E la luna prende spazio e cantano i grilli Senza bisogno del sudore umano, Fuor delle leggi del tempo nemico.
Sorgono grandi braccia scheletrite Dai cantieri su cui scese la sera.
Nessuna cosa le riconosce, Le sorregge: aliene
Stanno ai piedi del colle blando, Circondate dai prati intatti.
Né la luna, né i grilli
Sulle incompiute case dell’uomo han potere. D’altro lume, d’altra voce in attesa Esse, non ancor nate del tutto, Han già da chieder conto a qualcuno, Han già cominciato a morire.
Giuseppe Valentini.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 14.06.33

Citazione: Giuseppe Valentini, “Periferia,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1092.