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Titolo: Scrittori giovani: Gian Pietro Giordana

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-07-05

Identificatore: 1933_313

Testo: SCRITTORI GIOVANI
Gian Pietro Giordana
Scrisse a diciassett'anni un romanzo che non passò senza essere notato: Rondini al liceo era infatti un chiaro documento di pensosa e serena giovinezza sulle soglie della vita. Il secondo libro del Giordana è una biografia, la Vita di Aldo Pontremoli (ed. Formiggini, Roma), il romanzo d’un giovane principio di secolo, al quale, avverte l’editore, non succede niente di quel che è di solito materia d’un romanzo, fuorchè alla fine: perchè la fine di Aldo Pontremoli, tutti lo ricordano, è legata al drammatico scioglimento della seconda spedizione polare di Nobile. Il Pontremoli è rimasto lassù, sulla calotta artica, con gli altri sperduti, e non se n’è saputo più nulla. Il mistero umano della catastrofe resta, e di tutte le conclusioni che se ne possono trarre, suffragate dalla scienza e dall’esperienza, quella che trasmuta in mito l’ultima avventura è sempre la più vicina alla verità di Dio. Dopo l'urto che staccò la navicella, il dirigibile mutilato volò via sull'ali del vento in direzione dell'est: da quell’istante, Lago, Pontremoli, Arduino, Alessandrini sono entrati nella leggenda. Pontremoli, giovane professore di fisica, diventava il capo naturale del manipolo. Saranno discesi? Un giorno o l’altro qualcuno ci porterà notizie di loro? Si son ritrovati per puro caso, dopo trent’anni, i diari di André: perchè non si dovrebbero ritrovare quelli di Pontremoli e di Lago? Sono degli assenti, per tutti, anche se ormai è ufficialmente riconosciuto che gli uomini del gruppo Pontremoli non possono più essere vivi. Alla morte, il Pontremoli s’era temprato in guerra: uomo di freddo coraggio e di scientifica lucidità, affrontava i pericoli con la stessa decisione con cui affrontava i problemi scientifici per strappare alla natura i suoi segreti e dominarli. Il libro del Giordana è una serie commossa di testimonianze del carattere e dello spirito di lui. Poche letture ci prendono come questa biografia d'un giovane scritta da un giovane. Uno dei capitoli più spiritualmente ricchi è quello (Crisi di coscienza) che rappresenta il Pontremoli davanti al problema religioso, all’urgenza d’una soluzione del suo caso personale da liquidarsi sul piano della conversione alla religione cattolica: discendeva da austera famiglia israelita, era figlio d’una figlia di Luigi Luzzatti, educato dagli esempi e dagli insegnamenti a severità di pensieri e di costumi. Gli pareva che la religione cattolica « potesse aprirgli la via limpida della speranza e guidarlo con generosità nella vita ». La crisi si complicò per ragioni sentimentali. Avrebbe voluto sposarsi, ma la famiglia della fidanzata ne esigeva la conversione. Il suo sentimento profondo di religiosità ne fu offeso come da un’imposizione. Si chiuse nel silenzio, si isolò. In questo stato d’animo fece un pellegrinaggio ad Assisi: era un avvertimento, il cenno d’una voce interiore? Nella primavera del 1928 veniva chiamato dal generale Nobile a far parte della seconda spedizione polare (già due anni prima aveva tentato di partecipare a quella del Norge), dalla quale non sarebbe tornato. Era nato con l’amore della grandezza. « Un'ambizione consapevole — scrive Alberto De' Stefani nella prefazione al commovente libro del Giordana — riflessa, confessala, dell'uomo che riconosce le proprie possibilità e il valore dei propri atti e di quanto ha saputo ottenere. Quest’uomo soffriva per la lontananza del fine... », • • •

Ettore Li Gotti: è nato a Palermo nel 1910 e si è laureato in lettere due anni fa. Ha cominciato a diciassette anni a collaborare in giornali e riviste con scritti di critica molto lodati. Nel 1932 ha vinto il concorso per borse di perfezionamento all'nterno ed all'estero. Ha pubblicato un’ampia monografia su Giovanni Berchet (ed. Nuova Italia, Firenze 1933).
Romano Bilenchi: è nato a Colle Val d'Elsa nel 1910. Ha pubblicato: Vita di Pisto (edizioni del Selvaggio) e Cronaca dell’Italia meschina ovvero Storia dei socialisti di Colle, prefazione di Camillo Pellizzi e disegni di Ottone Rosai (ed. Vallecchi).
Carlo Manzini: è nato a Milano, e giovanissimo ha fatto lo straccivendolo e ha sofferto la fame. Ha vinto su 107 concorrenti il concorso della rivista « Teatro per tutti » con la commedia in tre atti Gli innamorati di qhiaccio (1933).
Gino Magno: è nato a Rocchetta Tanaro nel 1907, si laureò in legge a Torino. Ha pubblicato: Parallele - Sottovoce, liriche (ed. Cappelli, Bologna); Trasparenze, liriche; Ansie di vita, liriche.
Giovanni Martini: nato a Voltri nel 1910, studente di lettere nell'Università di Genova. Ha pubblicato: Il nipote del Duca, commedia; Gioia, liriche (ed. E. Degl’Orfini, Genova).
Elda Ferraris di Celle Trolli: nata a Varese nel 1909. Ha pubblicato: Aurora, poesie, con prefazione di Luigi Orsini (ed. Le Monnier, Firenze 1930); Perchè io canto (ed. Quaderni di Poesia, Como 1931); I sonetti di Maria (Tipografia-Arcivescovile, Varese 1932).

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 05.07.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Gian Pietro Giordana,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1123.