E’ arrivato l’Almanacco... (dettagli)
Titolo: E’ arrivato l’Almanacco...
Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)
Data: 1933-12-20
Identificatore: 1933_546
Testo:
È arrivato l’Almanacco...
L'Almanacco letterario Bompiani ci ha fatto la visita d’obbligo, mentre decembre declina. Per il 1934 Bompiani e Zavattini hanno escogitato una formola nuova. Essi trovano che si può costruire anche senza mattoni, motivo per cui hanno ridotto il testo ai minimi termini, hanno fatto il più largo posto possibile alla fotografia e hanno sviluppato l'Almanacco in altezza per ridurlo di spessore. Ne è venuto fuori un albo modernissimo, elegante, leggero, in veste che può far gola a tutti i bibliofili buongustai. Naturalmente lo apre un calendario, il quale, come si conviene ad un calendario italiano nell'Anno XII, fa finire la stagione letteraria con l'ottobre e l'inizio coi Santi, tanto più che, come dice un proverbio riesumato per l’occasione, « tutti i santi aiutano quando il libro è bello ». Il calendario è preciso fino allo scrupolo, e tien conto anche degli articoli di cultura e di critica pubblicati dai quotidiani: omaggio doveroso alle terze pagine dei nostri giornali, che non hanno riscontro, com'è noto, nella stampa straniera. Ogni tanto è segnalato qualche scrittore e poeta giovane da « tener d'occhio »: e ne incontriamo parecchi che noi teniamo d’occhio da un pezzo e che se lo meritano. Viceversa avevamo perduto di vista alcuni valentuomini che, auspice l’Almanacco, sono entrati a far parte d'un elenco di scrittori presumibilmente meritevoli di fama universale: a nostro gusto, l'elenco sarebbe stato un altro, ma non tutte le ciambelle riescono ad accontentare la generalità e l'elenco potrebbe subire tante varianti quanti sono gli orientamenti, tendenze, preferenze dei trecentomila lettori che auguriamo all’Almanacco.
Il quale, fatica particolare oltre che di Bompiani e di Zavattini del pittore Munari e del fotografo Egone, costituisce la guida ideale per muoversi nella città letteraria, una specie di mappa dove ogni cosa è indicala coi simboli esatti e comprensivi. E poichè la letteratura non deve straniarsi dalla vita, e la vita italiana d'oggi è quella che tutti sanno, faro spirituale del mondo senza pace, ecco che l'Almanacco ne dipana i principali avvenimenti mettendo sotto gli occhi dei lettore il chiaro volto della realtà fascista con le sue impronte romane e imperiali: si lavora, si. costruisce, si vive virilmente, si prepara l’avvenire, inflessi di questa realtà nella letteratura? C’è stata tutta una polemica, e l’Almanacco ne dà conto in un lucido articolo di Villaroel su « Arte del nostro tempo e Fascismo letterario ».
Le consuete cronache, diligenti, stringate, vivaci, informative al cento per cento in vista del pubblico al quale si rivolgono. Arnaldo Boccelli tira le somme dell’arte narrativa; Titta Rosa della poesia; altri collaboratori, da Guido Piovene a Cesare Giardini, dei libri di storia, di cultura, di pensiero, di scienza e via dicendo. Teatro e cinematografo hanno pure la loro parte, e l’hanno la radio, le arti plastiche, la musica: poche parole, si diceva, e molti documenti fotografici, i quali dimostrano tra l'altro che nella così detta repubblica delle lettere, la quale non è naturalmente la repubblica di Platone, la musoneria e le bizze non sono di prammatica come pretende taluno.
C'era poi il premio Galante, tradizione di due anni, da assegnare: e l'eletta è stata Fausta Terni Cialente, sorella dell'attore Renato Cialente, per il racconto Marianna, pubblicato nell’Italia Letteraria; ma la Terni Cialente, che vive ad Alessandria d'Egitto, ha all’attivo anche un romanzo, Natalia, del quale ci siamo a suo tempo occupati.
Ultime pagine. Volete sapere quali sono stati, nel ’33, i libri più recensiti? Quali i più venduti? L'Almanacco non tace nulla. Vi dice persino che un libro vendutissimo dell’annata è stato « Venticinque anni dopo » di A F. Formiggini. E avverte coscienziosamente tra parentesi: diffuso gratis...
Ricordo della Crociera Atlantica. Tre giornalisti (Mario Bassi, Paolo Monelli e Luigi Freddi) con S. E. Italo Balbo durante la sosta a Cartwright.
Documenti dell'Almanacco: Ettore Marroni (Bergeret) e una bella del 1912 alle corse.
Collezione: Diorama 20.12.33
Etichette: Fotografia
Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “E’ arrivato l’Almanacco...,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1356.