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Titolo: XXIV Maggio

Autore: Giuseppe Valentini

Data: 1934-05-23

Identificatore: 1934_240

Testo: XXIV MAGGIO
Approdò sulla terra beata un giorno di maggio; tutto pareva della Primavera, l'aria, la luce, le apparenze, i cuori. Come sempre tornava la stagione delicata e sovrana cui s’abbandona ogni cosa mortale obliando di sé tutto, per lei.
Uno svagato, un dolce giorno di maggio, ampio, sereno, luminoso approdo...
E ci trovò mutati in italiani d'un solo seme, d’un solo passato, da abitanti del mondo ch’eravamo.
E non cedemmo all'antica stagione, la Primavera non ci portò via.
Negli evi lunghi, per secoli bui, la nostra sorte aveva camminato, vanamente cercandoci, scorata. Improvvisa era giunta su di noi.
O gridare di tutte le bandiere!
O giovinezza armata del suo cuore!
E l’Italia fu desta.
Desta dovunque, desta in ogni casa, in ogni cuore, in ogni desiderio, non soltanto nel sogno degli eroi. Dimenticata fu la Primavera e la trepida vita, Si tacquero, consunte, le parole.
C’erano sulla terra gl’italiani.
Nascita armata!
Invano s’accanì la vuota morte in lunghi, amari, desolati giorni.
Rimase desta la materna Italia.
E — nelle mille voci ritrovata una sola voce, dai mille cuori sorto un solo cuore — fu, dopo la sud guerra, questa pace.
Giuseppe Valentini.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 23.05.34

Citazione: Giuseppe Valentini, “XXIV Maggio,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1605.