Seicento concorrenti al Premio "Poeti di Mussolini " (dettagli)
Titolo: Seicento concorrenti al Premio "Poeti di Mussolini "
Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)
Data: 1934-09-12
Identificatore: 1934_377
Testo:
Seicento concorrenti
al Premio « Poeti di Mussolini »
Bagni di Lucca, settembre
(r. m. ) L’assegnazione del premio per una lirica d’ispirazione fascista, indetta dall'Artiglio, settimanale della Federazione Fascista lucchese, avrà luogo improrogabilmente domenica 16 corrente. L'attesa della popolazione della Val di Lima, che segue con interesse la manifestazione approvata da S. E. il Segretario del Partito, è vivissima. La chiarezza del bando del concorso, i fini cui tende con la consacrazione dei poeti del tempo mussoliniano e il fatto che la Commissione giudicante è presieduta da S. E. il conte Galeazzo Ciano, Sotto-segretario di Stato per la Stampa e la Propaganda, conferiscono all'avvenimento un carattere di particolare importanza che potrà costituire, oltre tutto, una norma e una direttiva per i vari premi letterari che pullulano in Italia. Nessun equivoco possibile, questa volta, sul genere da premiarsi: lirica d’ispirazione fascista. Nessun dubbio che, per quanto imponente sia il materiale da esaminarsi, alcuna lirica non sia passa ta all'esame minuzioso della Commissione composta di poeti, giornalisti e scrittori.
Come è stato reso noto da un comunicato della Segreteria del premio, i concorrenti sono oltre 600. Se si tien conto che molti hanno presentato più di un componimento poetico, si può elevare a circa 700 il numero delle liriche da prendersi in esame.
Hanno partecipato al concorso scrittori e poeti di fama già acquisita, umili operai, contadini, madri, impiegati e studenti dei Guf. Circa cinquanta liriche provengono da italiani residenti all’estero e particolarmente da Tunisi, Parigi, Berna, Zurigo, San Paolo, Rio de Janeiro, ecc. Tutte le liriche, secondo quanto ci assicura il solerte segretario del premio, Krimer, esprimono l’affetto e la devozione per la terra, la fede grande in Mussolini e nel Fascismo, l’entusiasmo per i trionfi dell’ala italiana, la bellezza dello sport, la supremazia fisisa e morale della razza. Molte trattano i temi della bonifica, il ritorno delle legioni, la fecondità della terra, la prolificità della razza. Se a questi temi non risponde sempre una padronanza di adeguati mezzi espressivi, rimane vivo in ogni lirica l'entusiasmo ispiratore segnato spesso da note di fresca e poetica ingenuità che fanno assolvere ogni forma di facile dilettantismo.
Sono rappresentate dai concorrenti non solo tutte le classi sociali, ma anche tutte le età: dal balilla di nove anni al garibaldino ottantaquattrenne. Altrettanta varietà contrassegna i generi trattati: dalla terzina dantesca al sonetto, dall’ode barbara al verso libero e alle parole in liberta, alla cantata popolare e perfino al carme latino. Bandita totalmente ogni forma di ermetismo; preferenza per il canto ampio, sottratto ad ogni influenza decadente e contenuto nella misurata disciplina del verso.
Ma il carattere popolaresco di buona parte delle liriche, se costituisce per la giuria un dato notevole di segnalazione che consacra non solo il successo del premio ma il polarizzarsi sempre crescente dell’anima popolare verso il Fascismo e l'Uomo che lo guida, non potrà influire sulle decisioni che porteranno al verdetto. Prevarranno, naturalmente, le ragioni della Poesia. L’antologia delle liriche premiate precedute dalla relazione della giuria, che il Comitato del Premio si propone di dare alle stampe, dovrà contenere, pur senza pretese di infallibilità, quanto di meglio hanno dato i poeti italiani durante questo ardente periodo di rinascila della vita spirituale italiana. Liriche di valore altamente civile per la cui ispirazione il Fascismo non costituisca solo uno specioso pretesto per fare versi, ma una fonte viva di canti che celebrino il tempo di Mussolini alle generazioni avvenire
Alcuni nomi di concorrenti? Si parla di Luigi Amaro, Walter Bartoli, Enzo Carli, Celso Maria Garatti, Fidia Gambetti, Enrico Galassi, Adriano Grande, Alfonso Gatto, G. C. Lunardi, Mariani dell’Anguillara, Germana Moriani, Elpidio Jenco, Carlo Kutufà, Franco Tocchini, Costantino Savonarola, Ettore Serra... Vi sono nomi completamente ignoti ai compilatori delle cronache letterarie. Può darsi che appunto fra questi emerga il poeta nuovo che s'aspetta. Sembra però accertato che la giuria deciderà la ripartizione del premio. Se le previsioni dovessero basarsi sul computo del maggior numero di segnalazio ni ottenute, i nomi di Grande, di Maria ni dell'Anguillara, di Jenco e di Serra dovrebbero risultare in prima linea. Ma non sono escluse le sorprese nelle adunanze dei commissari che avranno luogo durante i giorni 14 e 15 in una sala del Comune di Bagni di Lucca.
La consegna dei premi avrà luogo al l’aperto, durante una festa campestre, con l’intervento del rappresentante del Partito e dei gerarchi provinciali, al cospetto del popolo: celebrazione originale dei poeti e della poesia in questa terra feconda e magnifica che ospitò i più grandi poeti della terra, cerimonia di stile prettamente fascista che verrà integrata e completata — per abbinare alla sana fecondità dei poeti quella delle madri italiane — dalla consegna di un premio alla madre più prolifica del Comune di Bagni di Lucca.
Collezione: Diorama 12.09.34
Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Seicento concorrenti al Premio "Poeti di Mussolini ",” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1742.