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Titolo: All'insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1931-10-21

Identificatore: 192

Testo: NOTIZIARIO

All'insegna delle Belle Lettere

* Esce in questi giorni in francese un’antologia di romanzieri e novellieri italiani, cronologicamente così distribuiti: Verga, Fogazzaro, D’Annunzio, Fanzini, Pirandello, Grazia Deledda, Papini, Mariuo Moretti, Italo Svevo, G. A. Borgese, Massimo Bontempelli, Ardengo Soffici. Questa scelta, abbastanza rappresentativa del romanzo italiano contemporaneo, ignora però gli scrittori nuovi; qualche nome di più avrebbe potuto utilmente integrarla.

* Lo scrittore e pittore futurista Fil lia ha preparato un volume documentatissimo e illustratissimo sulla « nuova architettura » che sarà edito prossimamente dalla Utet di Torino: a differenza delle moltissime pubblicazioni estere sull’architettura moderna, questo primo volume italiano non si accontenterà di allineare la riproduzione delle migliori case e dei più significativi edifici innalzati dagli architetti novatori, ma darà a questo vasto campo un ordine illustrativo e un tipico significato artistico.

* Il senatore Cesare Mori, che come Prefetto di Palermo condusse la lotta a fondo contro la mafia siciliana, ha scritto un libro che sarà edito da Mondadori. Titolo: Con la mafia. Argomento: le vicende della battaglia impegnata contro la terribile associazione ohe per secoli infestò la Sicilia a che soltanto il Fascismo è riuscito ad estirpare.

* Il romanzo squadrista di Giacomo Etna, Chiarandà, sarà tradotto quanta prima in francese e pubblicato nelle edizioni Montparnasse, dopo compariranno pure opere di Amante, Carlo Salsa, Alexis e altri.

* E’ imminente l’uscita del volume Le opere del Fascismo, edito dall'Isti tuto Editoriale Nazionale di Milano. L’opera, di grande mole e che ha richiesto una lunga e laboriosa preparazione, si presenta veramente come la pubblicazione atta ad illustrare le formidabili opere che il Fascismo ha realizzato durante nove anni di governo.

* Gli scrittori italiani lavorano. Salvator Gotta, del quale la Nuova Antologia pubblica un romanzo breve, La fortuna secondo San Matteo, prepara un nuovo romanzo del ciclo dei Vela, che uscirà in primavera. Pure in primavera uscirà un volume di versi di Francesco Chiesa, mentre Auro d’AIba attende a raccogliere il meglio della sua produzione poetica e ha consegnato a Carabba un volume di poemetti per ragazzi. Delfino Cinelli lavora a un libro di pensiero che uscirà in inglese, alla « Vita » di suo padre, morto da poco, e prepara due volumi di racconti. Di Domenico Giuliotti si annunciano un volume di poesie e uno di « Pensieri d’un malpensante », e poi un Commento alla Messa, una vita di San Francesco e una di .Jacopone da Todi. Paolo Monelli prepara un racconto che avrà per titolo Il bell'italiano, Diego Valeri un volume di « prose di paese », Fabio Tombari un nuovo romanzo, Bonaventura Tacchi due raccolte di novelle, Nicola Moscardelli un volume di novelle e un romanzo, Francesco Perri un romanzo Il tramonto sul mondo, e di Enrico Pea escono in un solo volume i due racconti Il servitore del diavolo e La figlioccia.

* Si è pubblicato, nelle edizioni della Utet, Il saggio del Tommaseo su G. B. Vico e il suo secolo. Questa nuova edizione prende per base quella del 1872, ma restituendo tra parentesi quadre le parti soppresse e le appendici dell’edizione del 1843. Inoltre estrae dal mare magnum delle opere del Tommaseo altri passi relativi al Vico, portando il numero complessivo delle appendici da 15 a 21. Così la nuova edizione offre tutto ciò che il Tommaseo scrisse intorno all'autore della « Scienza Nuova ».

* Quindici anni dopo la morte di Bonaventura Zumbini, l’Accademia cosentina ha curato la pubblicazione (ed Zanichelli) d’un volume di Studi di letteratura comparata dell’insigne maestro dell'Università di Napoli. Apre il volume un ampio saggio sull’ « epica cristiana », dove sono studiati Il Sannazaro e il Vida come precursori, specialmente il secondo, del Milton e del Klopstock. Seguono uno studio, che può ritenersi definitivo, sul Werther e l’Jacopo Ortis; e due saggi sulle ispirazioni che il Goethe e il Byron trassero dall'Italia e insieme l'efficacia che ebbero su tutta la nostra letteratura.

* Giuseppe Toffanin pubblica nella collezione « Vita e pensiero » dell’editore Paravia una raccolta di saggi. La critica e il tempo, di cui i due primi (« Flaubert critico e l’ultimo De Sanctis » e « Molière nel romanticismo di Stendhal ») riguardano quella particolare sensibilità estetica che, come fu, forse, l’elemento più operosamente innovatore della rivoluzione romantica, così oggi è il più trascurato dagli storici di essa. Importante anche il saggio su « Casanova sanfedista » in cui la tarda confutazione della « Storia dei governo veneto » di Amelot de la Houssaye è spiegata come una battaglia antivolteriana, sostenuta con verve volteriana dall’astuto avventuriero a servizio della reazione.

* Non sono ancora dispersi gli echi del secondo Congresso nazionale dello tradizioni popolari, tenutosi recentemente a Udine, ospite la Società Filologica Friulana, presieduta dall’onorevole Leicht e dal comm. Carletti. Con esso si è affermato vitale quel Comitato nazionale per le tradizioni popolari che, presieduto da S. E. Pavolini, ha sede a Firenze e pubblica da due anni la rivista Lares, diretta dal prof. Paolo Toschi.

* E’ noto il grande contributo che gli scrittori italiani apportano alla compilazione dei massimi giornali sud-americani, ma non è altrettanto noto il lavoro assai nobile e degno di rilievo, che molti giornali e giornalisti sud-americani compiono per illustrare, di là d'ogni preciso incarico diplomatico e giornalistico, le bellezze d’Italia e le realizzazioni del Regime. Per esempio, la Prensa, il grande giornale bonaerense, uno dei meglio attrezzati del mondo, va pubblicando una serie di articoli del suo collaboratore Arturo Lagorio che costituiscono una ottima propaganda di italianità nel Sud-America e una voce disinteressata e veritiera per le masse di emigrati che costituiscono cospicua parte della popolazione operante nella Repubblica Argentina. Arturo Lagorio, console generale dell'Argentina a Napoli, è uno dei più noti e apprezzati scrittori novecentisti, fondatore di una rivista di letteratura moderna, poeta e critico d’arte, e autore di volumi di prosa e poesia (deliziosi i « Cuentos a Chalito » che l'editore Carabba pubblicherà prossimamente in veste italiana).

* Costis Palamas, il più illustre del poeti greci d’oggi, ha scritto un poema intitolato « Le dodici parole dello zingaro » che Henry Bidou presenta in veste francese nelle edizioni Stock: vi si alternano la leggenda epica e la meditazione lirica; la prima sviluppata intorno alla razza zingaresca quando questa compare per la prima volta in Tracia e vi drizza le proprie tende circa un secolo avanti la presa di Costantinopoli; la seconda serve al poeta per espandere le proprie sensazioni intellettuali prestandole a un tipo adattato al suo temperamento e per esprimere l’emozione dell’ uomo di fronte a certi problemi della vita, la sua sottomissione o la sua resistenza, e l’emozione del cittadino e del pensatore di fronte a certi episodi della storia della sua nazione.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 21.10.31

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All'insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/192.