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Titolo: Cortile a Cleopatra

Data: 1936-12-17

Identificatore: 1936_102

Testo: Vetrina delle novità
"Cortile
a Cleopatra"
Cleopatra è uno dei sobborghi d’Alessandria d’Egitto, e dà il titolo al secondo romanzo di una giovane scrittrice italiana che vive laggiù, Fausta, Terni Cialente, alla quale alcuni anni fa il romanzo Natalia assicurò un importante premio letterario. In Cortile a Cleopatra (ed. Corticelli, Milano -L. 10) la scrittrice dimostra d’aver raggiunto l’equilibrio e la logica che nel primo libro facevano talvolta difetto producendo delle strane soluzioni di continuità nel tessuto narrativo; e intanto d’aver affinato quelle doti di osservazione e di caratterizzazione che costituivano per così dire l’etichetta della sua personalità artistica veramente singolare. Evocazioni felici di particolari atmosfere, un sentimento drammatico della vita che a momenti raggiunge l’angoscia e tocca le corde della commozione, uno stile nervoso, fortemente contrastato, e poi un'aura di poesia che avvolge persone e paesi e spesso li trasfigura e lì trasporta su piani chimerici.
Questo è il punto di partenza, l’introduzione alla lettura del nuovo romanzo di Fausta Terni Cialente. Il titolo lo definisce. È la storia d’un microcosmo esotico, pittoresco insieme e tristissimo, narrata da un sensibile cuore. La scrittrice è uscita stavolta dagli schemi strettamente auto-biografici per aderire ad una materia più complessa e dinamica. La folla del cortile, composta di gente di ogni razza, si muove sullo sfondo malinconico del quadro: colori risentiti che spiccano sul fondale grigio, d’un grigiore speciale, che costituisce la nota costante del romanzo, la sua fatalità. Impossibile sottrarvisi. La legge del cortile è spietata. Lì dentro si svolge un dramma che ha protagonista un giovane attirato da desideri e ambizioni diversi da quelli di coloro che lo circondano, un giovane venuto di fuori che vuole ritornare libero. Il cortile sta per avvincerlo: amore, agiatezza, lo tenta con codesti argomenti pratici, ne vuol fare un sedentario rassegnato come gli altri. Ma il giovane reagisce e un giorno se ne va ancora per il mondo, verso chi sa quale destino, ma suo.
Il lettore che apre questo forte e originale romanzo può essere tratto in equivoco da una pagina iniziale di termini stranieri, un piccolo vocabolario-guida che aiuta l’intelligenza del racconto. Ma il gusto dell’esotico si ferma qui La scrittrice non ostenta e non sfrutta l’acquistata esperienza del mondo orientale, lascia parlare il sentimento, tratta ambienti e personaggi con quella gentilezza e simpatia umana che nasce dal fondo della sua femminilità.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 17.12.36

Citazione: “Cortile a Cleopatra,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2318.