Diorama Letterario

Titolo: NOTIZIARIO

Autore: non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1938-11-02

Identificatore: 1937-38_38

Testo: NOTIZIARIO
* È imminente la pubblicazione (Laterza) d’un volume di Scritti storici di Giambattista Vico, a cura di Fausto Nicolini; esso raccoglie tre opere che mostrano il Vico quale storico de’ suoi tempi, e cioè: un’ampia biografia del napoletano Antonio Carafa (1642-1693) che fu feldmaresciallo e commissario generale dell’esercito austriaco; un racconto altamente drammatico di quell’episodio napoletano della guerra di successione di Spagna che va noto col nome di congiura del principe di Macchia (1701); infine, appendice a questo racconto, un gruppo di versi e di iscrizioni composti dallo stesso Vico per onorare la memoria di Giuseppe Capece e di Carlo Sangro, due partecipanti alla congiura suddetta.
* Un intero fascicolo ha dedicato la rivista Augustea, diretta da Franco Ciarlantini, alle celebrazioni dei grandi liguri, prendendone occasione per mettere in una serie di rassegne informative il posto che la Liguria occupa nella poesia contemporanea.
* Pascoli e la poesia pascoliana continuano ad interessare la critica. È recente un volume di Filippo Piemontese su colui ch’egli chiama Il pellegrino del mistero (ed. Guanda): studio intelligente e acuto, del quale il titolo chiarisce in partenza i propositi. Vi sono messi felicemente in luce alcuni caratteri ed esigenze interiori della poesia pascoliana e vi sono proclamate la sua « umanità » e la sua funzione consolatrice, senza perdere di vista il problema critico che questa poesia comporta così dal punto di vista del contenuto come da quello formale.
* Nella rivista Torino, rassegna mensile della città, Ezio Saini continua ad aggiornare quell’antologia della lirica contemporanea che di numero in numero si allarga sì da costituire un panorama dei movimenti e delle tendenze attuali della poesia. Nell’ultimo fascicolo egli presenta il ligure Angelo Barile, che ha al proprio attivo finora un solo volume di versi, Primavera: poeta limpido e casto, il quale preferisce la qualità alla quantità.
* A Giulia Gonzaga, la più bella donna italiana del Rinascimento, è consacrata una biografia scritta da Siro Attilio Nulli.
* La maschera mortuaria di Pascal che si conserva nella chiesa di Santa Genoveffa a Parigi. Su Pascal e sul suo pensiero scientifico e religioso ha scritto un saggio Giacomo Chevalier, che Giovanni Vezzoli ha tradotto in italiano per la Morcelliana di Brescia. È da ricordare che in Italia una biografia di Pascal è stata scritta qualche anno fa da Paolo Arcari.
* Sta per uscire un nuovo volume di ricordi del senatore Filippo Crispolti intitolato Politici, guerrieri e poeti: vi appaiono figure grandi e minori in ogni campo della vita italiana, da Cavour a Garibaldi, da Crispi a Cadorna, da Carducci a D’Annunzio e a Fogazzaro.
* In un volume dedicato al conte Giuseppe de Maistre (Laterza) A. Omodeo indaga l’origine e lo sviluppo del pensiero di questo « reazionario » che per una certa ambiguità affiorò sotto diversi aspetti nei più svariati indirizzi nel secolo scorso ed anche nel presente. D’un altro politico e storico dell’Ottocento, Alessio di Tocqueville (quando fu Ministro degli Esteri egli ebbe il conte di Gobineau come suo capo di gabinetto), si stampano i ricordi sugli avvenimenti del 1848-49, profonda analisi della complessa vicenda del sorgere e del rapido tramonto della seconda repubblica.
* Lo scrittore ungherese Aloisio Mécs è autore d’una monografia sul Giappone quale è che ora vede la luce in due volumi delle edizioni Treves. Nel primo volume, intitolato Giappone romantico, il Mécs dà una visione del Giappone antico, tradizionale, nei suoi aspetti caratteristici, e una interpretazione dell’anima nipponica e delle diverse manifestazioni della vita e dei costumi di quel popolo. Nel secondo volume (Giappone conquistatore) il Mécs fa la storia del Giappone dalla metà del secolo scorso ad oggi, in cui le sue aspirazioni e i suoi disegni si manifestano in tutta la loro imponenza e giustificano largamente l’attesa che la politica d’espansione nipponica, collaudata dalle grandiose vittorie in Cina, suscita nelle nazioni d’Occidente.
* A Dante l’apparizione di Sordello, nel canto sesto del Purgatorio (e l’ombra saluta Virgilio: «... o mantovano, io son Sordello — della tua terra... ») strappa la famosa invettiva (Ahi, serva Italia di dolore ostello — nave senza nocchiero in gran tempesta) sulle tristi condizioni del nostro paese lacerato dalle fazioni e abbandonato dagli imperatori. La figura del poeta Sordello, nato a Goito nel 1200, uno dei primi lirici nostri, che si serviva del provenzale non avendo per rimare e cantare un’altra lingua realmente moderna, è rievocata nel tumulto de’ suoi tempi fortunosi e nel quadro della politica italiana d’allora da un collaboratore della rivista trimestrale Mesures, con ampi riferimenti alla poesia di Dante.
* Si è costituito in Francia un Centro di dottrina della comunità nazionale, diretto da Clemente Serpeille di Gobineau, figlio d’una figlia dell’autore del Saggio sulla ineguaglianza delle razze. Il Centro pubblica e diffonde un bollettino poligrafato che sostiene la necessità dell’unione delle nazioni continentali (Italia, Germania, Francia) e d’una comune politica razzistica per la difesa della civiltà d’Occidente.
* Un uomo finito di Papini, tradotto in francese, è stato presto esaurito: ne compare ora la seconda edizione.
* Esce una « difesa » di Maria Antonietta, dovuta a Leone Daudet: essa è naturalmente di carattere polemico, e difende la memoria dell’infelice regina contro le calunnie di cui la fecero bersaglio durante tutto l’Ottocento e anche presentemente (si veda, per esempio, il libro del giudeo Stefano Zweig) gli storici e i biografi democratici, il cui metodo è sempre stato quello della deformazione e il sistema quello del libellismo verniciato di serietà.
* La Cecoslovacchia è all’ordine del giorno anche nel settore letterario: è uscita infatti una Storia della letteratura cèca di H. Jelinek, limitata però al periodo moderno, dal 1890 ai giorni nostri.