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Titolo: Scoperte in biblioteca

Autore: Tino Sordi, Antonio Pinghelli

Data: 1939-01-04

Identificatore: 1939_36

Testo: Le "inchieste" del Diorama
Scoperte in biblioteca
A chiusura di questa inchiesta (ne apriremo presto un’altra) che ha tanto interessato i lettori del Diorama, lasciamo oggi la parola a uno « del pubblico », un giovane che rivendica la fama d’un filologo quasi ignorato; e al poeta e novelliere Antonio Pinghelli segnalato a Viareggio nel premio dei giovani:
« Segnalo un opuscolo di Placido Cerri Le tribolazioni di un insegnante, libriccino che m’era venuto casualmente fra mano qualche anno fa e di cui oggi ho completamente smarrito ogni traccia. Le tribolazioni di un insegnante è un’opera di un povero filologo morto trentunenne nel 1874, dopo aver insegnato per qualche anno sanscrito nelle Università di Napoli e di Pisa. Non so però se ai professori di filologia delle nostre Università sia occorso qualche volta il suo nome. Eppure il Cerri non merita un così lungo silenzio. Il commento al Codice di Manù da lui compiuto in quindici giorni e Le tribolazioni di un insegnante che scrisse mentr’era infermo sono due opere degne di essere conosciute ».
Tino Sordi
« In verità, alcuni dei dodici e più libri di Emilio De Marchi meriterebbero sorte migliore ma ingiustizia più grave risulta quella toccata al romanzo Demetrio Pianelli, che fu considerato a ragione il suo capolavoro. Lo so: qualche pagina nelle antologie, scolastiche o no (De Marchi è entrato naturalmente molto bene nei Racconti e novelle dell’Ottocento, scelti e ordinati dal Pancrazi); ogni tanto un fuggevole affiorare qua e là, qualche significativo accostamento; eco lontane di quella che, sul finire del secolo scorso, fu chiarissima fama e larga popolarità; una colonna dell’Enciclopedia Treccani in cui si parla del Demetrio come di « uno dei romanzi più belli della nostra moderna letteratura ». Tant'è...: il nome di De Marchi, a molta, troppa gente — non proprio illetterata — suona addirittura nuovo!
« Pure quella figura di Pianelli — a parte tutti i meriti estetici del romanzo — come è di interesse attuale! Io debbo la fortuna di questa lettura alla indicazione venutami qualche anno fa da un uomo di gran gusto, Arturo Martini, che collocava il Demetrio accanto alle Confessioni del Nievo. Ed ora vorrei appunto che altri — specialmente del mio tempo — partecipasse a quel godimento. So bene come la segnalazione possa apparire ovvia a lettori d’una certa età, e magari anche a qualche giovane iniziato; ma essa si rivolge ad altri strati, assai più vasti... ».
Antonio Pinghelli

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 04.01.39

Citazione: Tino Sordi e Antonio Pinghelli, “Scoperte in biblioteca,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2453.