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Titolo: Poesie di Anacreonte

Autore: Salvatore Quasimodo, Anacreaonte

Data: 1939-06-21

Identificatore: 1939_188

Testo: Poesie di Anacreonte
A un giovane
morto per la Patria
Anche tu Cleanorìde
cadesti per amore della Patria, tu che sempre affrontavi le tempeste
ai venti invernali. Nell’età che ancora
è senza dolcezze di donna, morivi: chiusero
le onde del mare la tua adolescenza.
Inverno
Ecco, il mese di Posidone comincia; e gonfiano d’acqua le nubi e cupamente le impetuose bufere rombano.
L’amata cetra
Cenai con un pezzo di magra focaccia, ma bevvi avidamente un'anfora di vino; ora l'amata cetra tocco con dolcezza e canto amore alla mia tenera fanciulla.
Timore dell’Ade
Biancheggiano già le mie tempie e calvo è il capo; la cara giovinezza non è più, e devastati sono i denti.
Della dolce vita ormai mi resta breve tempo.
E spesso mi lamento per timore dell’Ade.
Tremendo è l’abisso di Acheronte e inesorabile la sua discesa: perchè chi vi precipita è legge che più non risalga.
Traduzione di Salvatore Quasimodo

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 21.06.39

Citazione: Salvatore Quasimodo e Anacreaonte, “Poesie di Anacreonte,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2605.