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Titolo: Biografia di Oriani

Autore: Lorenzo Gigli

Data: 1939-07-19

Identificatore: 1939_205

Testo: Il libro della settimana
Biografia di Orioni
Complemento dei trenta volumi dell’edizione nazionale delle opere di Alfredo Orfani può considerarsi il libro che al pensatore di Casola Valsenio dedica Ferruccio Cardelli (Oriani: la vita, le opere - Ed. Cappelli - L. 12), il quale va ad aggiungersi alla ricca e in genere buona bibliografia orianesca, dal volume del Donati in avanti: contraddistinta per lo più da contributi di carattere personale, da ricordi, reminiscenze di vita comune ecc. che illuminano sotto i più diversi aspetti l’Oriani uomo, con le sue passioni e contraddizioni, con le sue virtù di scrittore politico e polemico, con la sua ardente fede italiana, da cui traevano alimento di sostanza ideale le sue interpretazioni della storia e le sue vaticinanti sentenze.
Anche il Cardelli, come parecchi altri biografi dell’Oriani, è romagnolo: nutrito dunque dei medesimi succhi e in possesso di elementi atti a inquadrare la figura e l’opera del suo conterraneo in una ricostruzione psicologica e storica equa e precisa, che tiene conto, senza preconcetti partigiani, dei resultati della critica più recente nel campo estetico e in quello morale, e stabilisce con serenità l’influenza del pensiero dell'Ortani sulla cultura e sulla vita italiana. Il maggior titolo di gloria dello scrittore sta nell’aver creduto nelle virtù e nel destino della stirpe in un momento in cui avevano fortuna personaggi ed idee mediocri, e d’averlo proclamato disperando d’essere inteso. Qui il dramma dello scrittore si confonde con quello dell’uomo, diventa il monologo d’un protagonista senza ascoltatori. Egli aveva il torto di parlare un linguaggio eroico a gente negata ad intendere, o almeno troppo paga del quietismo nel quale si svolgevano e maturavano i suoi bassi interessi pratici per tendere l’orecchio ad una voce severa che rammentava esempi, tradizioni, doveri e li proponeva alla coscienza nazionale perchè si destasse e cominciasse a lavorare per l’avvenire. Ostinato nel suo compito elevato a missione, l’Oriani nella sua solitudine combatteva una strenua battaglia: e nulla è più commovente della orgogliosa tenacia di questo uomo sulla faccia del quale si chiudevano tutte le porte.
L’Italia d’oggi ha riparato i torti dell’Italia d’allora, e Alfredo Orfani ha finalmente i suoi lettori. I quali nella biografia del Cardelli troveranno nuovi motivi per confermare il giudizio che intorno all’uomo e alla sua opera le nuove generazioni hanno accettato rifiutando false posizioni critiche e affrettando quel processo di revisione tanto in sede artistica quanto in sede storica al quale egli aveva diritto. Perchè se c’è uomo e. scrittore in cui il patimento si adegua al calore del fuoco sacro della poesia creatrice, questi è Alfredo Orfani; tutta la sua opera reca i segni d’un’origine nobilissima. Tutto ciò ch’egli scrisse è in funzione della sua autoinvestitura civile: erede egli, anche in ciò, di quegli ideali romantici che isolarono come fenomeno a sè il romanticismo italiano nel mondo della cultura europea dell’Ottocento e ne fecero un formidabile strumento al servizio della causa nazionale. Così l’opera di Orfani sventolò come una bandiera su una rocca solinga; ma fu una bandiera. E la impugnarono i sopravvenienti il giorno in cui la trasformazione e rinascita della Nazione italiana da lui prospettata coi caratteri della fatalità si profilò all’orizzonte della storia. A quella trasformazione e a quella rinascita egli aveva preparato il terreno, lavorando in profondità. Ciò che è ammirabile in lui è appunto la fede nella missione morale e civile dello scrittore depositario di verità, custode di quei fuochi di bivacco dai quali a un certo momento qualcuno riprende a camminare.
Lorenzo Gigli

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 19.07.39

Citazione: Lorenzo Gigli, “Biografia di Oriani,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 12 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2622.