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Titolo: Ricordo di Lucini

Autore: Luigi Donati

Data: 1939-08-23

Identificatore: 1939_230

Testo: Ricordo di Lucini
Luigi Donati, biografo di Oriani, ci invia queste note che siamo lieti di pubblicare: esse rievocano, nel venticinquennio della morte, la figura e lo spirito di Gian Pietro Lucini, colui che fu definito l’ultimo romantico, nel quale il martirio della carne non oscurò sino all’ultimo la luce della superiore intelligenza.
Chi fra gli scrittori militanti lo ricorda veramente? Non senza malinconia, dalle deliziose lettere erotiche della Piccola Chelidonio che sto rileggenda, volgo lo sguardo allo scaffale riservato alla raccolta completa delle sue opere, e mi chiedo con rammarico: — A qual prò egli ha tanto lavorato con suprema vocazione e dedizione, magistero di dottrina, sincerità di principii, inseguendo le tracce della bellezza eterna nella poesia e nelle arti, per adeguarvisi nelle sue geniali ispirazioni?
Quanta potenza espressiva nella sua miglior produzione di schietta originalità concettuale e stilistica! Dalle Figurazioni ideali alla Canzone del Melibeo, dal Verso libero ai Filosofi ultimi, dai saggi critici elogiativi sulle geniali facoltà del Carducci e del Dossi a quello acre sull’opera dannunziana; ma più ancora dalle mirabili ricreazioni attiche ed epicuree di Vasi e Nottole, saporose narrazioni plasmate con vivezza di colore ellenistico e felice intuizione della decadenza alessandrina, rifulge la profonda cultura del Lucini poeta e filologo, signore delle più squisite grazie narrative e descrittive.
Eppure, molti ignorano il sapore caustico di certe sue fiere polemiche ingaggiate a fondo in difesa o a offesa di principii artistici e morali o di uomini rappresentativi dalle colonne di innumerevoli periodici per circa un ventennio, fra inenarrabili sofferenze della carne martoriata.
In quel malaugurato periodo di asservimento demagogico e di letargo spirituale, che dopo Adua degenerò nella politica del « piede di casa », egli con altri pochi alacri e volonterosi ingegni fu una sentinella avanzata sugli spalti dello spirito operante, e si prodigò in generose lotte rivoluzionarie in ogni campo.
Scrittore perspicuo ma non sempre facile a intendersi per densità di concetti in costrutti involuti non fu nè amato dai mestieranti di letteratura nè amante di facile fama. Gli mancò l’arte del ciarlatano, è scolpito sulla colonna a lui dedicata nel Portico dell’Amicizia al Dosso Lariano. Nato anch’egli e consacrato dal dolore a « pensare più in alto » della mediocrità stagnante e dominante, s’impose di «sorpassare la consuetudine » nelle opere e nella vita. Pioniere dell’idea, combattè con abnegazione di stoico contro le false ideologie e i traviamenti morali della sua età, autenticando il sacrificio magnanimo del suo sacerdozio laico nella sigla del sigillo anulare: Sine fraude.
Per tale impresa, virilmente affermata in ogni suo atto, il Lucini ebbe larga notorietà e fervore di assensi e dissensi fra quanti allora si appassionavano ai più essenziali problemi della vita pubblica italiana; e quantunque stimato scrittore d’eccezione estraneo alle consorterie della vanità o del lucro, e paladino delle minoranze, seppe attirarsi vaste e profonde simpatie di studiosi e di illustri personalità italiane e straniere, come n’è prova l’archivio epistolare ricco di pregevoli autografi.
La conflagrazione europea e la riscossa della coscienza nazionale italiana, mentre traevano al più fulgido meriggio gli « albori di immortalità » da me previsti per Alfredo Oriani, lasciavano come in una interferenza di luci opposte il Lucini; e invece, per esempio eroico di vita vissuta, e per eccellenza d’italici estri, egli merita di venir considerato e onorato fra gli annunciatori della raggiunta unità spirituale ed etnica della Nazione italiana.
Compiono venticinque anni da che Gian Pietro Lucini giace pressoché dimenticato nella bella tomba dell’Alberti al Monumentale di Milano. È giustizia che qualcuno se ne risovvenga per deporvi il fiore della ricordanza.
Luigi Donati
Fotografia inedita di G.P. Lucini.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 23.08.39

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Citazione: Luigi Donati, “Ricordo di Lucini,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 12 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2647.