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Titolo: Mark Twain veduto dalla figlia, Attenti ai trucchi!

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1932-03-02

Identificatore: 1932_57

Testo: Scampoli
Mark Twain veduto dalla figlia
Clemens Twain, figlia del celebre umorista americano, pubblica un libro nel quale presenta un ritratto intimo, ma non per questo meno vivo e spigliato, del padre. Marii Twain non era un carattere facile, e la figlia, che gli teneva la corrispondenza, si preoccupava spesso d'addolcirne lo stile che non era sempre in regola con le norme della convivenza civile e del reciproco rispetto. Un giorno a un tale che lo importunava per ottenere un'intervista, lo scrittore rispose: « Anch'io de sidero da molto tempo incontrarvi, ma per prendervi a pedate ». E tuttavia Mark Twain era infinitamente buono, e la figlia rievoca con una specie di tenera malinconia gli scherzi straordinari, inverosimili ch'egli inventava ogni giorno per divertire quelli di casa: lo strano si è che Mark Twain era sempre in forma nelle prime ore del mattino, al momento della prima colazione, ora critica per tutti gli altri che diventavano il bersaglio de’ suoi Uri birboni, Anche nei giorni crudeli che precedettero la sua fine, lo scrittore rimase quello ch'era sempre stato: un fantasista in reazione contro il formalismo e la morale tradizionale. Alle centinaia di bene intenzionali che gli scrivevano per raccomandargli questo o quel rimedio, di cui gli mandavano spesso dei campioni, egli rispondeva testualmente: « Signore (o signora), io provo tutte le medicine che ricevo. Sono attualmente al flacone numero 67. Il vostro porta il numero 2653. Mi sento già meglio soltanto pensando al bene che non mancherà di farmi... ».
Attenti ai trucchi!
In una recente ristampa della Corrispondenza di Flaubert si è introdotta, nel tomo ottavo, una lettera data come inedita e rivelatasi poi per un abile pastiche pubblicalo nel 1927 da Jacques de Lacretelie come prefazione ad un catalogo di manoscritti venduti all'asta. Il curiuso si è che, nel catalogo, era detto esplicitamente che la lettera era una parodia dello stile di Flaubert. Nonostante questo, l'editore l'ha inclusa come autentica nella Corrispondenza, e parecchi recensori, parlando dell'edizione hanno citato la lettera apocrifa come un prezioso acquisto, ecc. ecc. Lo stesso Lacretelie ha rivelato ai giornali il sirtgolare errore editoriale, conclu dendo: « Peut-être, retrouverons-nous un jour les fameux pastiches de Proust dans les nouvelles éditions de Balzac et de Daudet ». Speriamo di no. In quel catalogo che ha causato l'infortunio flaubertiano, si trovano altre lettere-pastiches del Lacretelle, sotto forma di ri sposte degli scrittori dell'organizzatrice dell'asta.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 02.03.32

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Mark Twain veduto dalla figlia, Attenti ai trucchi!,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/313.