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Titolo: Una parola al giorno: Bar

Autore: Paolo Monelli

Data: 1932-03-09

Identificatore: 1932_77

Testo: Una parola al giorno
Bar
E’ parola inglese, ma si dovrebbe dire « turca di ritorno ».
E’ vocabolo nostro che ci ritorna mutilato dll' estero; come è successo a diporto, che ci è rimpatriato, irriconoscibile, come sport. Bar è la parola italiana sbarra. Gli inglesi prima chiamarono bar la sbarra; poi dalle sbarre divisorie dei tribunali primitivi questo nome è venuto a indicare il recinto degli imputati, una particolare corte di giustizia, il corpo degli avvocati ammessi a difendere presso le Corti più alte d'Inghilterra, ecc.; e infine il luogo dove una sbarra o un banco divide un liquorista o un caffettiere dal pubblico. 1 toscani hanno méscita, che sarebbe veramente spaccio di vino; ma alcuni scrittori moderni usano questa parola anche per bar. Bar ha ad ogni modo a suo favore l’origine e l’anzianità; poiché è parola entrata da più d’una generazione nel l’uso, ed ha figliato la parola barista; e nessuna barista oggi, civettuole come sogliono essere, vorrebbe venire confusa con una mescitrice.
Inclini a indulgenza, propor remmo grazia per la parola, nell’attesa che muoia da sè; a condizione che, scrivendola al plurale, non si scriva bars; e sostituendola con méscita ove possibile.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 09.03.32

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Citazione: Paolo Monelli, “Una parola al giorno: Bar,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 23 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/333.