Aeropoesie di Marinetti (dettagli)
Titolo: Aeropoesie di Marinetti
Autore: F.T. Marinetti
Data: 1932-02-24
Identificatore: 1932_172
Testo:
Aeropoesie di Marinetti
Spiralando sul Biancamano
Da questo idrovolante che spirala a 100 metri sul porto di Napoli ho torto di deridere le lentezze del Biancamano Solennità astuta di cetaceo e tecnicismo di un isolotto a motore
In alto frullo flauto applausi tamburo trrrapano e giù un muto schiumaaare d'eliche in un sciupio gazoso di Asti spumante
Calma di latte lucente risatine di onde friggenti che discorrono con lievi dondolii se sì o no se sì o no son le nove del mattinino
Frrrenando un poco lo slancio festoso dei gabbiani che battere battere ancora le loro ali di fazzoletti bianchi New-York Poi più lento
E coll’orgoglio della sua chilometrofagia girare lentissimamente del Biancamano
Cercare una capacità d'acqua al collocamento della sua quasi tonda pancia spiaccicata Come l'uccello completa l'albero come un girante raggio di vetrata completa la cattedrale così spiralare Napoli apertissima chiama il Biancamano con scoppii d'oro aguzzi vetri balconi scalinate dì scugnizzi danze silenziose di carrozzelle e fruste arrampicarsi su su per vicoli terrazze e frutteti umani del Vomero Soddisfatto ridere a boccaporti stretti del transatlantico fiero dei biondi spiralici baffi dei gialli fumaioli fumare e incensare fumare e incensare
Rigurgitante ma strambamente muta la granaglia di facce braccia che i ponti orizzontali di poppa stringono fra le labbra spesse fatemi udire la vostra lacrimosa gioia di Mariaaaa Carmeeee comestaaaaiiii bentomaaata
Taciturnamente gli aeratoli generosi delle stive amare bevono il molo polputo di tenerezze viaggi stranezze passione
Tolgo l'accensione
— Graaaande è il mare, vapora il transatlantico
graaaande è il rombo del tuo motore ma più graaaande
nelle caldaie torride è la Patriaaaa! .
Pluff fulmineo o vuoto d'aria nel cuore svasato del golfo
Il cielo non mi regge
L'idrovolante ubriaco picchia picchiare picchiò picchierebbe e subito il mare erigersi muro blu Ora già impietosito di trasparenze salire salire salire alle mie labbra e negli occhi come un soave pianto azzurro il Mare
Volando sopra Piazza del Duomo
Cubo sociale bara fiorita
vischio alle mie zampe pancia ali d'uccello Tonda febbre d'acciaio rrrroteante grande grande aquilone a guinzaglio ah' ah! ah! finalmente con pieni polmoniiiii albero che si sradica slanciarsi sul suo aperto fogliame stormente turbinante matassa di radici
enorme buco nel petto aperto alla torrenziale corrente di fresca seta azzurrrrra
finestra innamorata del sole volare via altri balconi ubriachi di luce avaro succo terrestre coraggio massiccio
tutte le bravate dominare il casalingo disordine e l'utile mobilio della città
lampada accesa sulla tavola apparecchiata di Piazza del Duomo
veloce scintillio di piatti che si muovono da soli 600 metri uccello laccalo rosso salire di ramo in ramo gelalo 1000 metri grigia foresta illusoria dei fumi 1500 metri ricco paravento giapponese del tramonto arancione con raggiera d'oro verde lilla viola violanero Brilli e tintinniiii d'altissimi bicchieri astrali scossi a buffetti e unghiate da lunghissime mani nere nere ingioiellate cento mila anni di luce luce
F. T. Marinetti
Collezione: Diorama 24.02.32
Etichette: F.T. Marinetti, POESIA
Citazione: F.T. Marinetti, “Aeropoesie di Marinetti,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/428.