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Titolo: Giuseppe Fanciulli

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1932-08-10

Identificatore: 1932_368

Testo: GALLERIA
Giuseppe Fanciulli
Tra le segnalazioni del premio Viareggio quella di Giuseppe Fanciulli ha un significato che la relazione di Mas-simo Bontempelli ha giustamente messo in rilievo. Fanciulli ha molti nomi: Chichibio, Pino, chi sa quanti altri. Forse se li ricordano i lettori, oggi uomini fatti e padri di famiglia e reduci di guerra, che sul principio del secolo crebbero vedendo circolare per la casa il Giornalino della Domenica e li sopra appresero a compitare, fecero le loro prime armi di lettori guidati per mano, riga per riga, e impararono ad amare l’Italia attraverso le prose e le poesie del padre Pistelli (O-mero Redi), di Vamba, di lui, Fanciulli, e di parecchi altri scrittori di merito che mettevano veramente alla portata dei pic coli un materiale elaborato e preparato in modo esemplare. Del Giornalino dura tuttavia la memoria, anche se da anni non esce più, perchè ha permeato una generazione. Di coloro che lo facevano resta sulla breccia (e lo sanno i lettori della nostra Sezione dei piccoli), giovane ancora d'anni e giovanissimo di spirito, il Fanciulli che anche alle pubblicazioni per la giovinezza e per i ragazzi degli italiani all’estero diffuse dal Fascismo ha dato il suo entusiasmo, la sua fede e la sua competenza. E intanto continua a scrivere libri, per i piccini e per i grandi, in quella sua saporita e nutrita prosa toscana senza riboboli che scorre via trascinandosi dietro immagini lievi e serene, pensieri di bontà, insegnamenti di sano e fattivo ottimismo ispirato al tradizionale buon senso della nostra razza millenaria. Perchè Giuseppe Fanciulli è uno scrittore italianissimo, nel significato completo, un educatore che bada alle teorie pedagogiche fino ad un certo punto, ma che bada soprattutto alla sostanza della sua missione, alla feconda virtù dell'esempio e del sentimento, e che li traduce ogni giorno in pratica, distillando dalla vita quel succo di vero, di bello e di bene che essa reca nelle suo. midolle segrete e che è pronta ad offrire a chi sappia divinarlo e scoprirlo. Quasi tutti i libri di Giuseppe Fanciulli son nati da un intimo bisogno di parlare con gli altri, di discorrere famigliarmente coi piccoli senza tener cattedra, bensì convocandoli con la luco d’un sorriso e col richiamo della fantasia: Il sole di Occhiverdi e L’omino turchino sono, sotto questo rapporto, due tra i libri più completi preparati per i ragazzi italiani. Notevole è inoltre il contributo dato dal Fanciulli alle pubblicazioni prettamente scolastiche (libri di storia, di letture, ecc. ) e culturali, tra cui vanno ricordati la sua monografia su Virgilio e un repertorio utilissimo e informatissimo di bibliografia ragionata. La letteratura per l’infanzia, composto in collaborazione con E. Monaci. Oggi il Fanciulli è tornato al romanzo di fantasia e d’intreccio con Lisa-Betta, pubblicato dalla Società Editrice Intemazionale di Torino e segnalato appunto dai giudici viareggini: è la storia fresca e gentile d’una bambina il cui duplice nome sembra l’esteriore etichetta d’un intimo contrasto di caratteri e di tendenze. Ma la storia di Lisa-Betta è una semplice e piana storia, raccontata come una fiaba, con le sue avventure liete e dolenti, il suo segreto d’umana esperienza, la sua moralità.
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File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 10.08.32

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Giuseppe Fanciulli,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/624.