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Titolo: Fate degli areodromi

Autore: Diego Calcagno

Data: 1933-02-15

Identificatore: 1933_121

Testo: Fate degli areodromi
E quando di maghi e di gnomi antichi si tacerà, il mondo racconterà le fiabe degli areodromi.
Al trotto dei carburatori qualunque orizzonte si scuote mentre ad altissime quote si brucia nei cieli raggianti la vasta nevrosi dei cuori e l'ira degli oli pesanti.
E dagli hangar mattinali s’innalzano tutte le ali portando in viali di nubi cinta di cuoio e dì ardimento l'immobilità dei ragazzi nelle carlinghe d'argento.
Creatura di luce filtrata da inferni di celluloide su schermi d'azzurrità, sopra ogni nuvola sta nascosta una piccola fata.
Lil, Barbara, Greta, Marlena, madreperle viventi che giocano a l'altalena su nuvole trasparenti.
E trasaliscono gai
nel cielo le vene e gli acciai.
Le fate di negative posando le dita di gelo nascondono le orbite vive de i biondi corsari del cielo.
Chi siamo? Lil, Greta, Marlena... La solita cantilena si perde con il sussurro de l'eliche nell'azzurro.
Gli spinterogeni hanno un sottilissimo affanno.
A gli uomini la carezza ha spenta la sete d'altezza.
E un desiderio di terra tra brividi e mani chiare smarrisce e avviluppa chi vola.
La pianura s’assola tra strepiti di benzina e ha fine in un eco di nomi la fiaba che la mattina svapora dagli areodromi.
Diego Calcagno.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 15.02.33

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Citazione: Diego Calcagno, “Fate degli areodromi,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/931.