Il miglior libro dell’Anno X (dettagli)
Titolo: Il miglior libro dell’Anno X
Autore: Lettori
Data: 1933-03-15
Identificatore: 1933_164
Testo:
Il miglior libro dell’Anno X
Chiudiamo, con questa nuova serie di risposte, la nostra inchiesta sul libro migliore apparso nell’anno X, la quale ha incontrato un larghissimo favore, dimostrando ancora una volta ingiustificate le geremiadi, dei pessimisti intorno al disinteresse del pubblico per la letteratura. Nelle prossime settimane riepilogheremo i risultati dell’inchiesta e, in base ai voti di preferenza, stabiliremo la graduatoria dei « libri migliori », intendendo di fissare con questo non una classificazione di merito, ma appunto una classificazione preferenziale in base alle indicazioni del pubblico che legge.
Non sono un critico, ma non posso apprezzare i libri se non sono scritti con una forma che (almeno per il mio gusto) sia eccellente per esattezza, per ricchezza, per musicalità. Queste qualità ho trovato particolarmente nei racconti di Orio Vergani, Domenica al mare, e nel breve romanzo di Cesare Meano Questa povera Arianna.
GIGI MICHELETT1 - Torino
Il gioco del colori di Salvator Gotta è il libro che più mi ha impressionato.
Vi si raccontano gli episodi più. interessanti della giovinezza di tre uomini dei giorni nostri, che, plasmati dall’ardente atmosfera della guerra, tornano scettici e delusi alle opere di pace e ritrovano infine nella dolcezza del sorriso femminile l’essenza e la gioia della vita.
Storie di guerra, di donne regali e plebee, di amori torbidi e puri si intrecciano nel romanzo e i colori del quadro che l’autore tratteggia con mano maestra si scompongono in una visione semplice e chiara. Più che agli intrinseci pregi, il valore di quest’opera è dovuto alla profonda umanità con la quale vi sono descritti e rappresentati i pensieri, i sentimenti e le aspirazioni della generazione della guerra e della Rivoluzione.
RENATO MATTINA - Roma
I libri che più mi sono piaciuti nell’annata e che ho letto con grande interesse sono stati due: uno di prosa e l’altro di poesia. Preferisco quello di poesia per certe mie attitudini speciali. Voglio parlare di Villa Beatrice di Bruno Cicognani, dove è narrata con maestria la tragedia di una anima che si macera in sé, e Migliore stella, di Gino Novelli, dove in ogni cosa c’è Dio, che vede, che sente, che canta. Libro dove accordi e dissonanze sono di una sensibilità vibrante, e le intonazioni e i ritmi originali, nuovi e innovatori.
Avv. ANGELO ANGELI - Perugia
Collezione: Diorama 15.03.33
Citazione: Lettori, “Il miglior libro dell’Anno X,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/974.