Il libro che vorrebbero aver scritto (dettagli)
Titolo: Il libro che vorrebbero aver scritto
Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)
Data: 1933-05-10
Identificatore: 1933_242
Testo:
Il libro
che vorrebbero aver scritto
Abbiamo chiesto agli Autori italiani: « Qual è il libro altrui che desiderereste aver scritto? ». Ecco altre risposte:
Caro Diorama; che domande? non vorrei avere scritto nessun « libro altrui». Nemmeno la Gommedia? nemmeno il Fedone? Ma no. Vorrei scrivere un « libro mio » che occupasse tanto spazio quanto ne occupano quelli; ma questa è tutt’un'altra cosa.
Desiderare d’aver scritto un « libro altrui », è come desiderare di « essere un altro ». E questo è impossibile. È una bestemmia. Certo: se qualcuno risponde in modo diverso, è un bestemmiatore, e deve pagare lire 11 e 10 centesimi di multa.
Massimo Bontempelli.
Ammiro profondamente molti libri altrui; ma come potrei desiderare di averli scritti io? Il mio bicchiere è piccolo, ma io, naturalmente, non so bere che in esso.
Ugo Betti.
Domanda imbarazzante. Ce ne sono tanti di libri che vorrei avere scritto! Ma siccome io non so cosa voglia dire capolavoro, non ho neanche la capacità di una scelta estremamente decisa. Tenendomi al romanzo e lasciando da parte i cosiddetti « capolavori », avrei scritto volentieri il libro di una giovane donna americana, non troppo conosciuto fra noi e che consiglio di leggere: « Mother’s cry » di Hellen Grace Carlisle (tradotto in francese: « Chair de ma Chair »). Se dovessi scegliere un romanzo italiano, sceglierei le « Tre croci » di Tozzi.
Bino Sanminiatelli.
Desidererei aver scritto I fiori del male di Baudelaire.
Giuseppe Villaroel.
Uno qualunque dei. libri di Anatole France.
Carlo Salsa.
Collezione: Diorama 10.05.33
Etichette: Il libro che vorrebbero aver scritto
Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Il libro che vorrebbero aver scritto,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1052.