Diorama Letterario

Titolo: Il libro che vorrebbero aver scritto

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-05-17

Identificatore: 1933_249

Testo: Il libro
che vorrebbero aver scritto
Abbiamo chiesto agli Autori italiani:
« Qual è il libro altrui che desiderereste aver scritto? ». Ecco altre risposte:
Se vorrei aver scritto il libro d'un altro? — Sì.
Vorrei aver scritto il libro dei miei sogni. Perchè io quando dormo sono un altro: sì, un altro in un altro mondo.
Bruno Barilli.
Mi piacerebbe avere scritto « La vita e le strane, sorprendenti avventure di Robinson Crusoe, di Jork, marinaio, che visse 28 anni solo in un'isola disabitata sulla costa americana, vicino alla bocca del gran fiume Orenoco, essendo stato gettato sulla spiaggia da naufragio, nel quale tutti gli altri perirono, tranne lui, con il resoconto di come egli venne alfine liberato dai pirati (scritto da lui stesso) ». Ma purtroppo non sono cose che si facciano due volte! La provvidenziale lunghezza del sopramentovato titolo mi esime dall’aggiungere commenti. Ma voglio cogliere l’occasione per far presente ai miei contemporanei che Robinson è una cosa seria, e niente affatto, come si crede di solito, un libro da ragazzini.
Piero Gadda.
Avrei voluto scrivere con maggior sicurezza e profondità uno dei miei libri perchè tendo ad esser con maggior profondità e sicurezza me stesso e non un altro. La statura dello scrittore non conta, è il « grido » che vale. E sia pure piccolo come sono, non posso « gridare » che così.
Nino Salvaneschi.
Vorrei aver scritto « Il Trionfo della Morte » di Gabriele d'Annunzio.
Gai do da Verona.
Non vorrei, naturalmente, aver scritto alcuno dei libri altrui, perchè ogni scrittore, benché piccolo, tiene anzitutto a essere se stesso. Ma se non sapessi che in questo caso è peccato di superbia anche il solo desiderio, vorrei poter scrivere un romanzo che avesse la forza plastica di figure e la ricchezza morale di Anna Karenine.
Bonaventura Tecchi.