Un’usanza al giorno - Della visita di digestione (dettagli)
Titolo: Un’usanza al giorno - Della visita di digestione
Autore: Paolo Monelli
Data: 1933-05-17
Identificatore: 1933_250
Testo:
Un’usanza al giorno
Della visita di digestione
Non si fa più.
Chi può ricambia l'invito a casa sua, se l'ha, se ha una buona cuoca o una moglie brava cuciniera, ma che si sia tolto di dosso l’odor della cucina quando si siede a tavola; se no, invita alla trattoria; o a qualche celebrata trattoria per la buona cucina e il perfetto servizio, o ad un'osteria caratteristica, o ad una taverna di artisti da fare ammirare di lontano. Oppure ci si sdebita con un invito ad uno spettacolo; con un invio di fiori, d’un libro (non di cucina, parrebbe un’allusione), d'un cesto di frutta propria, ecc.
Ma la visita di digestione non si fa più perché, in generale, visite non se ne fanno più. Nella vasta e impetuosa vita moderna la casa diventa sempre più il rifugio contro l’invadenza del mondo. Non si ha il diritto di presentarsi ad una porla e chiedere di essere ammesso a visitare chi ci si è chiuso dietro, se non si è intimissimi, e non esiste un esplicito o tacito accordo per far ciò. Si va in casa d’altri solo se si è invitati; o al massimo se si ha preavvisata la visita con una telefonata, o meglio con un biglietto. Si lascia cosi il tempo all’ospite di far dire che è partito per l'America o che è caduto ammalato.
Se sapete che una persona è in casa, ma non vi ha voluto ricevere, non fate gli spiritosi alla porta, non legatevela al dito, non abbiatevela a male. Pensate quante volte l’avete dato ad intendere anche voi; e ricordatevi ad ogni modo della risposta di Scipione Nasico, come è narrata dal Castiglione: « Essendo andato Scipione a casa di Ennio per parlargli, e chiamandolo giù dalla strada, una sua fante gli rispose che egli non era in casa; e Scipione udì manifestamente che Ennio proprio aveva detto alla fante che dicesse ch’egli non era in casa; così si partì. Non molto appresso venne Ennio alla casa di Scipione, e pur medesimamente lo chiamava stando da basso; a cui Scipione ad alta voce esso medesimo rispose, che non era in casa. Allora Ennio: « Come? non conosco io — rispose — la voce tua? ». Disse Scipione: «Tu sei troppo discortese; l’altro giorno io credetti alla fante tua che tu non fossi in casa; e ora tu nol vuoi credere a me stesso ».
Collezione: Diorama 17.05.33
Etichette: Paolo Monelli
Citazione: Paolo Monelli, “Un’usanza al giorno - Della visita di digestione,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1060.