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Titolo: La Festa del Libro nel pensiero degli scrittori italiani

Data: 1933-05-24

Identificatore: 1933_260

Testo: La Festa del Libro
nel pensiero degli scrittori italiani
Lo scrittore portato sulla strada a guardare in faccia il suo pubblico: ecco un altro bel colpo alla torre eburnea.
Massimo Bontempelli.
Semel in anno licet insanire.
Guido da Verona.
La Festa del Libro, eliminati i guastafeste, finirà per segnare una data veramente significativa sul calendario della intelligenza italiana.
Luciano Folgore.
La Festa del Libro più che agli scrittori è utile al pubblico. Spero che il pubblico se ne convinca nel suo interesse.
Achille Campanile.
Occorre auspicare che i ritorni della Festa del Libro, coincidendo con un esame di coscienza degli editori e degli autori e con una duplice selezione della produzione, mettano al più presto le folle in contatto con la qualità anziché con la quantità. Allora verrà meno ciò che v’ha in essi di esibizionismo vanitoso e mercantile e saranno salve come fascisticamente vorremmo, le ragioni dell’arte e della cultura e insieme le giuste esigenze dell'industria.
Gino Damerini.
È un quarto di secolo da che ho incominciato a pubblicare libri di viaggio su tutte le parti della Terra da me visitate e descritte con cuore d’italiano. Il mio primo: « Dal Congo - Pagine di un esploratore » apparve nel 1907, gli ultimi: «In India con Gandhi », « Trasvolata dell’Asia », « Sulle orme di Alessandro », sono di questi giorni. Ogni anno uno o due, sicchè essi divennero cosi numerosi che non oso contarli. Ma è molto se la letteratura ufficiale ha mostrato di accorgersene, come se il libro di viaggio appartenesse alla teosofia e non rappresentasse invece la più suggestiva, attualistica, spesso altamente artistica riproduzione dell’immane dramma contemporaneo, di tutte le passioni dei popoli. Solo il pubblico accolse sempre la mia opera con benevolenza sovente entusiastica poiché comprese che intendevo convincerlo ch’esso era degno del destino dei maggiori Paesi, arbitri dell’esistenza delle Nazioni. È quindi con la più sincera gioia che partecipo anche quest’anno alla Festa del Libro.
Arnaldo Cipolla.
Ogni anima ha un colore e appartiene ad una famiglia. Le Feste dei Libri mettendo in rapporto, sia pure per pochi istanti, queste anime con il loro scrittore, illuminano le rapide amicizie con due benefici: il pubblico rivela simpatie, desideri e bisogni, e lo scrittore prende maggior forza, coscienza e responsabilità dell’Ideale comune. Amo le Feste del Libro perchè mi danno la possibilità di vedere anime del mio colore e della mia famiglia.
Nino Salvaneschi.
Se il libro è vita, occorre che anch’esso si affermi in forma sicura balda e lieta.
Francesco Chiesa.
La Festa del Libro è il solo mercato in cui il pubblico non compra la merce di chi grida più forte, ma la merce migliore.
Angelo Frattini.
Tutte le iniziative che mettono il pubblico a contatto del libro e rovesciano storie di pretese torri d’avorio servono lo spirito. La Festa del Libro inerita dunque ogni appoggio ed elogio.
Giuseppe Ungaretti.
La Festa del Libro è utile, anzi è necessaria, ma perchè non estenderla al classici e in generale ai libri di coltura?
Alberto Moravia.
Prendendo parte attiva alla Festa del Libro, la Gazzetta del Popolo esprime assai bene le vitali relazioni ora esistenti tra giornalismo e letteratura. Per gli scrittori i grandi giornali moderni sono il libro di ogni giorno letto da immensa folla.
Mario Sobrero.
La Festa del Libro è il necessario compromesso tra l’idea che il lettore si è fatta dello scrittore e il suo ritratto evidente. Tocca al libro restituire all’una e all'altro il perduto con un atto di grazia.
Leonida Rèpaci.
Un pensiero sulla Festa del Libro? Un pensiero franco e spontaneo? Veramente sincero? Ecco: Penso che il pubblico farebbe benissimo ad acquistare il mio libro « Due mesi di vita di un giovanotto » uscito fresco fresco da poche ore. Non volevo dirla, ma l’ho detta. Quegli autori che non la pensano come me, scaglino la prima pietra.
Ercole Patti.
Oggi il libro va verso il pubblico. Ricordi domani il pubblico di andare verso il libro.
Nicola Moscardelli.
La Festa del Libro è per lo scrittore un modo d’accorgersi che il pubblico non è un’astrazione, che vi sono delle persone concrete verso le quali assumiamo una concreta responsabilità.
Ugo Betti.
Forte di molti anni non inutili di rinnovamenti stilistici, di un severo controllo dei valori artistici e spirituali, la nuova letteratura italiana si trova ora al punto di impegnare le sue forze e le sue capacità piuttosto che nel frammento nella narrativa e nella lirica. Per tale difficile compito le Feste del Libro credo possano essere mezzi efficaci di propaganda ed aiuto purché organizzate bene, cioè con dignità e con ordine.
Bonaventura Tecchi.
La Festa dei Libro è una bellissima cosa, ma gli organizzatori dovrebbero spendervi più fosforo. A Milano il maggior successo l’ottennero due riviste di ricamo, e fra gli autori molto venduti notavansi tre collaboratori d’un giornale... amoroso che s’attaccavano al cittadino come i cinesi che vendono le perle a « diecia lile ».
Cesare Zavattini.
La Festa del Libro è la festa del libraio, dell’editore e dell’autore, ma soprattutto è la festa di chi compra il libro.
Giuseppe Fanciulli
Chi legge libri campa cento secoli!
Diego Valeri.
I figli del nostro ingegno sembravano una infanzia abbandonata. Con la Festa del Libro ora ricevono anche essi il battesimo e la cresima e fanno la prima comunione col pubblico. Qualcuno riceve pure la estrema unzione, ma almeno non muore come un figlio di un cane: muore con tutti i sacramenti.
Mario Massa.
La Festa del Libro riuscirebbe più efficace se fosse dovunque organizzata scegliendo gii autori e gli editori meritevoli della fiducia del pubblico. Occorre tenere alto il decoro della Festa impedendo che vi intervengano scrittori improvvisati e ripudiando la cattiva abitudine di premere sul pubblico e di lusingarlo.
Giuseppe Villaroel.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 24.05.33

Citazione: “La Festa del Libro nel pensiero degli scrittori italiani,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1070.