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Titolo: Declino

Autore: Auro d'Alba

Data: 1933-07-19

Identificatore: 1933_326

Testo: Declino
Mi guardo declinare con l'orgasmo di chi sta per partire: i vuoti sulle tempie, i fili bianchi come l'argento delle coltri funebri, gli occhi evasi, le lunghe incrinature della carne, la smorfia della bocca. Quel che mi spaventava oggi mi bea.
I passi cadenzati, il ticchettìo degli orologi, i battiti del cuore sono colpi di voga verso l'opposta spanda dove incomincia la perenne vita, dove un giorno vedrò la dolce Figlia, per le strade sospese della Città celeste.
Dirige un coro d’angioli, procede in una luce che negli occhi immensi balenò un giorno.
Fermati, fermati, figlia, il cieco padre fui
della tua carne, eleggi
della tua vita eterna il genitore!
Auro d’Alba.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 19.07.33

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Citazione: Auro d'Alba, “Declino,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1136.