Diorama Letterario

Titolo: I libri della settimana

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-08-16

Identificatore: 1933_368

Testo: I libri della settimana
Il canto quotidiano
Il cuore lombardo di Paolo Buzzi dà ali a questo Canto quotidiano (ed. La Prora, nella raccolta « I poeti italiani viventi »), che è il calendario poetico d'un anno, trecentosessantacinque momenti di poesia. Avverte il poeta: « Mi fu, talvolta, facile trovare e fermare l'impressione più viva del giorno: chè il mondo è grande e il destino ricco di casi. Ma, più spesso, difficile l’azione di presa nel dedalo delle cose: difficilissimo, poi, l’esercizio di sonda nell’abisso dell'anima, singolo e universale ». Ad un altro scrittore che non fosse il Buzzi si potrebbe opporre la fragilità d'uno schema predisposto in confronto all'imponenza dei temi. Ma il cantore di Aeroplani è da vent’anni e più al suo posto per dimostrare coi fatti come ci si possa staccare da tutte le poetiche per fare unicamente della poesia, protendendosi sia sul chiuso segreto delle anime e sugli inviolati silenzi del mistero sia sugli aspetti attuali della vita e sui caratteri del tempo. Questo romantico è a ben guardare un attivista che non si nega ai contatti ed ai contrasti diretti della realtà e li interpreta secondo una sua formola personale così nel campo dello spirito come in quello della tecnica. Comunque la si giudichi, e ridotte alle esigenze di un temperamento super-romantico le esuberanze di immagini e di stile che si possono contestare al Buzzi (soprattutto in alcune opere di prosa), l'arte di questo nobile scrittore resta inconfondibile ed ha sapore e colore schiettamente lombardi. Egli si riconosce benissimo quando dice che vuol rendere a moda suo « con ogni libertà e sincerità di mezzi, polifonici e melodici, popolareschi e contrappuntistici, quali il clima d’Italia, oggi più che mai, insinua ed esige, il nuovo fremito che, dal mondo meccanico e sportivo, giunge senza tregua alla casa chiusa, all'essere intento ». Poesia che vibra e vive in funzione del futuro, proiezione lirica della nostra civiltà sui cieli dell’avvenire.