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Titolo: Scrittori giovani: Walter Trillini

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-09-13

Identificatore: 1933_406

Testo: SCRITTORI GIOVANI
Walter Trillini
È nato a Terni nel 1909. Proviene dal movimento futurista ed è passato nel 1930 a quello novecentista. Ha pubblicato: Giostre nel sole (liriche); Magie (liriche); Con negli occhi la luce (prose); Da Oberdan all’Impero (liriche). Ha in corso di stampa: Gioia di questo vivere (liriche spirituali), presentate da Nicola Moscardelli; Vita di Gor, Uomo (romanzo), presentato da Aldo Mayer; Sarà pieno il mio tempo (liriche);
Sole nel mio mondo: confessioni di un protestante (prose spirituali), presentate da Romolo Murri.
È un bagaglio ragguardevole. Fatta la debita parte alla esuberanza e giovinezza dello scrittore, nel senso che la maturità proporzionerà alle sue forze la coscienza del limite e l’autocritica, dobbiamo dire che queste forze non sono poche e trascurabili e che già nel Trillini si delinea la fisionomia d’un artista del nostro tempo che va a cercare i suoi temi nella vita e li trasferisce ora sul piano della lirica ora su quello della pura fantasia galoppante. La nostra attenzione s'è fermata particolarmente su due libri del Trillini: Con negli occhi la luce e Da Oberdan all'Impero, entrambi usciti nell’anno XI.
Con negli occhi la luce è un volume di prose: e il titolo ne dice il carattere e il programma: « Fantasia piuttosto che pietà, precisa Francesco Sapori nella prefazione, estasi meglio che oblio mi pare assecondino la sua ispirazione. Figlio del secolo, ella aspetta di minuto in minuto che un miracolo si compia per poterlo trasfondere nel mito moderno, e avvertire la nuova epopea. L'impeto della giovinezza fa talora traboccare il vaso, che è pieno. Ma la costante meditazione, moltiplicando gli impulsi meno equilibrati e fecondi, darà a poco a poco misura e freno alle sue pagine ». L'abbandono all’immaginazione è tra i doni del Trillini il più fresco e nativo, quello che gli gioca meno tiri e gli risponde bene. Abbacinato dalla luce egli può credere che le sole cose vere della vita siano le cose strane; ma si accorge subito delle proporzioni, ha il senso della realtà anche se si accanisce e si esalta nel trasfigurarla. Insegne il mito e la leggenda, ma sa toccare nel fondo la corda umana che dà loro il suono dell'immancabile incanto. Tanto è vero che la sua musa può affrontare i grandi temi della storia e fare delia poesia civile nel senso più nobile e tradizionale. Le lìriche del volume Da Oberdan all’Impero non sono poesie d'occasione: rendono il colore e il calore d'un'epoca, segnano il passo alle legioni nuove.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 13.09.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Walter Trillini,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1216.