Diorama Letterario

Titolo: All’insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-10-18

Identificatore: 1933_459

Testo: NOTIZIARIO
All’insegna delle Belle Lettere
* Orazio Pedrazzi, Ambasciatore d’Italia a Santiago del Cile, ha scritto un romanzo che si intitola Terra di Dio. Uscirà prossimamente nelle edizioni Mondadori. Il Pedrazzi è forse il primo ambasciatore, da che esiste la diplomazia italiana, che si dedica a questa forma di letteratura. Nel suo vagabondare per il mondo, in Terrasanta, in Boemia, ha raccolto impressioni assai profonde e una cosi imponente messe di visioni artistiche che solo la forma del romanzo poteva dargli il modo di esprìmerle degnamente. Terra di Dio comincia a Praga, passa per l’Italia e finisce a Gerusalemme: è un romanzo romantico, una storia vera ed emozionante che si inquadra in paesaggi e in epoche storiche molto interessanti.
* The Listener di Londra, si occupa, in uno studio critico di C. M. Franzero, di scrittori italiani contemporanei, e particolarmente dell’opera di Massimo Bontempelli, Paolo Monelli, Ugo Betti, Marcello Gallian, Lucio Ridenti, Elio Talarico, collaboratori del nostro giornale. La grande rivista letteraria americana Saturday Review of Literature e la sezione letteraria del New York Times hanno incaricato il critico Thomas Goddard Bergin di esaminare periodicamente, con recensioni e saggi critici, le opere più significative della recente letteratura italiana. Il Bergin nei suoi primi articoli si occuperà di Corrado Alvaro, di Riccardo Bacchelli, di Umberto Barbaro, di Massimo Bontempelli, di Armando Ghelardini, di Mario Puccini, di Elio Talarico e degli scrittori di Solaria.
* Il critico Giacomo Antonini, che svolge un'intelligente opera di diffusione della nuova letteratura italiana all’estero, prepara un'Antologia di narratori italiani contemporanei, che vedrà la luce simultaneamente, a cura di due grandi Case editrici di Londra ed Amsterdam Tra gli autori della nuova raccolta sono da citare Alvaro, Barbaro, Emanuelli, Ghelardini, Gambini, Loria, Moravia, Stuparich, Talarico, Tecchi, Vittorini, Zavattini. Un ampio studio introduttivo giustificherà i criteri adottati dal compilatore nella scelta dei nomi e della materia.
* Il Nieuwe Rotterdamsche Courant, in un lungo articolo sull’opera di Umberto Barbaro, dopo aver trattato ampiamente del suo teatro e de L'essenza del can barbone, recensisce il suo romanzo Luce fredda, di cui pone in rilievo l’interessante cerebralità, mettendolo in questo senso sullo stesso piano dei Faux Monnayeurs di Gide e del Point counter point di Huxley. Anche il Den Gulden Winckel di Amsterdam, occupandosi degli scrittori che fanno capo alla rivista « Occidente », si sofferma in particolare sull’opera del Barbaro. Quest’ultima rivista dedica anche una recensione a Spettacolo con farsa finale di Armando Ghelardini.
* La « Slavia » di Torino, proseguendo nella sua lodevole impresa di ripubblicare dall’inizio in edizione economica l’intera serie del « Genio Russo », manda fuori La tempesta di neve, racconti di Leone Tolstoi, tradotti da Ada Prospero, dove, fra le altre bellissime novelle, si legge la celebre a impressionante Morte di Ivàn lljic. Vede la luce contemporaneamente una novità, Il Sosia di Dostojevskij, un caso paradossale e sconcertante di sdoppiamento della personalità, di amor proprio morboso e di manìa di persecuzione, del quale il « genio crudele » dei romanziere russo ha saputo fare un gioiello di acuta psicologia e di bizzarro umorismo, un libro strano e divertentissimo. La traduzione di questo volume (che contiene altri due racconti, Il signor Prochàrcin e Un romanzo in nove lettere) è dovuta a Carol Straneo.
* Comoedia di Parigi pubblica la traduzione, a cura di Suzanne Malard, della lirica Voce d’Italia di V. E. Bravetta che è uno dei rari e felici esempi di poesia nostra ispirata dalla radio.