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Titolo: Scrittori giovani: Andrea Tosto De Caro

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-10-25

Identificatore: 1933_468

Testo: SCRITTORI GIOVANI
A. Tosto De Caro
È nato e vive a Trapani, dove ha fondato la rivista trimestrale « Parva Lucerna » che ad onta della modestia del titolo si onora di collaborazioni illustri nel campo della cultura. Pietro Mignosi lo ha tenuto a battesimo stampandogli nelle edizioni, della sua battagliera Tradizione un volume di liriche, Specchio d'acque, dove la dignità della veste tipografica si disposa alla nobiltà della sostanza. Questo giovane sente la poesia come liberazione, cioè come suggello e conferma d'un privilegio spirituale che è consentito a pochi.
Senza sapere di gioie assaggiate camminerai per sentieri sicuri...
È una dichiarazione di felicità iniziale che immette il poeta nel suo clima, dove « l’aria è tutta un'ala » per il corpo che pesa. I frantumi di paradiso che crollano sull'inerzia dei giorni spezzano ad ogni istante le catene del poeta, la vita lo purifica con la lentezza con cui il mare leviga gli scogli. Domani sarà un'incantesimo anche la morte, deporre la fragile carne malata per rivestirsi d'eternità, rinunciare al sapore del mondo. Nelle liriche del De Caro la rinuncia è intesa non nel senso desolato dei crepuscolari, rassegnazione fatalistica alla tristezza del vivere mediocre, ma un senso di perfezione morale, di aspirazione ad un centro superno, ad un regno lontano, del quale il poeta è parte e al quale ritornerà. La morte non è il gorgo, la fine: « morte mi sazierà più della vita ». In questo pensiero il carico corporale non pesa. « Altr'era la mia vita, altro il mio volto. Non la malia della beltà terrena... ». Queste indicazioni bastano a rendere il carattere e il tono della poesia del De Caro, tutta pervasa da un'ansia spirituale che le conferisce, attraverso malinconici ripiegamenti e una dolcezza musicale interiore, una levità da nuvola d'incenso. La trasparenza delle immagini è quale i temi richiedono, tutti sostenuti su aerei fili. La forza del canto non si concreta ancora spiegatamente, il poeta talvolta brancola dietro l'immagine e la dissolve o piega sotto il peso d’un tema troppo impegnativo; ma si notano nel canzoniere del De Caro, oltre la nobile volontà di elevazione di cui s'è detto, accenti autentici di poeta. E la testimonianza d'un tormento che risolve in canto la sua fede.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 25.10.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Andrea Tosto De Caro,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 09 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1278.