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Titolo: Scrittori giovani: Elda Trolli Ferraris

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-11-08

Identificatore: 1933_489

Testo: SCRITTORI GIOVANI
E. Trolli Ferraris
Al battesimo d'arte le fu padrino Luigi Orsini. « Molti de’ suoi componimenti, egli disse, classici di spirito e di metro, rivelano una preparazione culturale sorprendente in una fanciulla a cui la fortuna doviziosa potrebbe consentire ogni specie di svago... ». Presentava cosi le poesie di Aurora, edite nel 1930 da Le Monnier (l'editore delle poetesse insigni dell'Ottocento, da Alinda Brunamonti a Vittoria Aganoor). Elda Trolli Ferraris è nata a Varese da famiglia patrizia, ha molto viaggiato, conosce le letterature classiche e moderne, arriva dunque alla poesia non con l'estro dell'improvvisatrice impressionista ma con la serenità e il raccoglimento necessari alla maturazione di pensieri lirici ispirati dal piccolo mondo nel quale come in un cristallo si riflettono volti segni e caratteri della nostra esistenza. Il mondo della Trolli non ha nulla di complicato e di inquieto: e un mondo, per così dire, antico regime, dove la poesia è ancora in funzione di elemento euforico di motivo consolatorio, di inno alla bellezza del creato ed alla bontà del Creatore. Non si tratta, badiamo, di un ottimismo di maniera e ad ogni modo superficiale e generico, si d'uno stato d'animo, d’uno condizione spirituale per cui la poetessa, cogliendo nei prati della vita i fiori più vaghi, ne intreccia corone secondo un simbolico rito, il senso religioso del quale non è sottaciuto. Si vuol dire che il motore di queste liriche è una fede, non una aspirazione letteraria, per nobile che sia. Sia che saluti nel Duce colui che « rese l'Italia agli Italiani » secondo il vaticinio carducciano, sia che canti le ore della Patria o gli aspetti della natura, la grazia dei bimbi, il profumo della primavera, i voli delle rondini, le opere ed i giorni, l'ispirazione della Trolli, pur restando legata alla visione di cui s'è detto, alterna temi intimi e temi universali con uniforme levità di tocco, con gentilezza femminea e latina Ritmi e metri testimoniano della fedeltà agli studi, d'un attaccamento alla tradizione che può sorprendere in una scrittrice giovane per la quale si vorrebbe maggiore libertà ed autonomia di forme anche nel clima che s'è scelto. È superfluo avvertire, del resto, che la Trolli codesti metri li tratta assai abilmente: si vedano, per esempio, i Sonetti di Maria, nel poemetto religioso di questo titolo (1931), costruiti con perizia tecnica, secondo i più austeri modelli. Temi e ritmi non mutano neppure nell'ultimo canzoniere della Trolli, Perchè io canto (ed. Cavalieri, Como 1932), dove si leggono alcune canzonette piene di leggiadrìa, che non sono divertimenti letterari in punta di penna, ma momenti musicali dello spirito.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 08.11.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Elda Trolli Ferraris,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1299.