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Titolo: Libri della settimana

Autore: non firmato (Lorenzo Gigli), Vellani Marchi

Data: 1934-02-28

Identificatore: 1934_129

Testo: Libri della settimana
Un romanzo “scelto„
L'ha scelto Cesare Zavattini a inaugurare la collana « i giovani » dell'editore Rizzoli (Milano, 1934 - L. 5); la quale collana è destinata, nei propositi del suo direttore, a dare ospitalità a quegli scrittori che hanno meriti bastanti per uscir fuori dall'ombra, e uno stato civile invidiabile. Zavattini non pensa di poter scoprire dei geni e di fare delle rivelazioni sensazionali; ma la sua intelligenza e il suo gusto sono una garanzia sufficiente perchè un libro che esce sotto i suoi auspici debba interessare il pubblico e la critica. Intanto Zavattini si assume coraggiosamente una responsabilità; e non è uomo da comprometterla alla leggera. Il primo romanzo della collana è di un giovane autodidatta, Carlo Bernard, e si intitola Tre operai. Meritava d’essere pubblicato?
Per conto nostro, la risposta non è dubbia.
Ci sono in questo romanzo (di proporzioni forse troppo modeste in confronto dell’impegno del tema che fu già trattato con ampiezza di respiro da Mario Sobrero in Pietro e Paolo) delle reali qualità di narratore che vanno ancora controllate e disciplinate ma che già si impongono per la loro autenticità. Il Bernard, dice la presentazione editoriale, è napoletano, ha 24 anni, ha esercitato nella sua vita tutti i mestieri, è stato sarto, autista, tintore, meccanico. Ecco qualche ragione di più per interessarsi al suo romanzo, per fidarsi della validità delle sue esperienze e per contare sulla aderenza del libro alla vita. Anche questa prova di immissione dell'autodidatta nell'esercizio letterario non ci dispiace. Troppo s’è accusata questa nostra letteratura di essere accademica, schizzinosa, per bene, rovinata dalla tradizione e dai libri: fuori dal chiuso, s’è detto, chiudete a chiave le biblioteche e scendete nella strade a guardar da vicino ciò che vi succede. Il Bernard vi è sceso, ha guardato, descrive. Uno dei pregi del suo romanzo sta appunto nella vivacità del quadro e nella espressività del linguaggio, che è quello parlato, popolare, e non ha pretese letterarie. A volte si ha persino l’impressione di uno stile documentario e quasi cronístico; ma l'umanità della vicenda s'impone subito alla cronaca e al documento e li sottrae all’aridità. Il tema, dicevamo, è d’impegno, e poteva prestarsi a ben altri sviluppi. Il Bernard l'ha schematizzato, ha sacrificato circa metà del romanzo al caso personale del suo protagonista (che è una specie di Oblomov operaio del tempo dell'occupazione delle fabbriche) il quale esce dalla famiglia per conquistarsi la sua autonomia, per una sete romantica di libertà e d'indipendenza, e invece non sa districarsi, finisce col mettersi insieme con due sorelle a rischio di passare per quel che non è; si innamora prima dell’una poi dell’altra e insomma si assume il destino dell'asino di Buridano, per ridursi infine a scoprire che il lavoro non è fatto per lui. Qui il romanzo si scioglie dalla tirannia mediocre del protagonista per entrare in quella che avrebbe dovuto essere fin da principio la sua atmosfera: romanzo corale, di folla, rappresentazione della crisi di un’epoca. Negli ultimi capitoli, che sono i migliori del libro (Sbandamento è assai bello), il Bernard ci lascia intravvedere le sue possibilità nella direzione che abbiamo indicata. Ma, ad onta di questo sostanziale squilibrio, i Tre operai sono un'opera vitale, frutto di un ingegno robusto e di una sensibilità pronta; un romanzo costruito con bravura, svolto con vivacità e calore. Il modo di raccontare del Bernard è disinvolto, diretto, ricorda anche per il taglio dei capitoli e i titoli certa letteratura tedesca recente (soprattutto Kaestner di Fabian e Franck di Tre di tre milioni); ma lo spirito del romanzo è nostro, latino, limpido e ricco di simpatia umana. L'ambiente operaio ha nel Bernard un interprete, non un cronista alla caccia del documentario o un polemico in cerca di temi, da sfruttare ai suoi fini pratici. Questo riconoscimento gli va dato senza riserve.
CARLO BERNARD
TRE OPERAI
(Dis di Villani Marchi).

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 28.02.34

Citazione: non firmato (Lorenzo Gigli) e Vellani Marchi, “Libri della settimana,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1494.