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Titolo: Ventoso

Autore: Leonardo Sinisgalli

Data: 1934-04-25

Identificatore: 1934_197

Testo: Ventoso
Ore di bassa luce, di nutrita felicità.
Sazio è il fuoco e sul volto lo stupore maturo di questo sole tenebroso dissipato dalle piante distrutte. M’apre gli occhi l’insidia delle vicine cisterne.
Chi mi dà la misura dei cieli
ora che muto è il canto
delle allodole sulla brughiera?
Il giorno ha un fervore sordo, sotto le foglie cadute
l’aria precipitata
s’apre in paludi di spugne.
Il tumulto si consuma in un latrato fedele.
Mi bastano questi rimorsi: nella mia vigna secca
Za luce di un albero potata.
Il cielo è una roccia aperta e l’occhio un’ape chiara.
L’orizzonte presente incanta le pietre.
Il vento sulle tempie
ha il fiato caldo della serpe, resta come l'ingombro d’uno squillo
nel sonno che perpetua la pianura.
In questa immobilità
pesante di disastri
il silenzio tiene i nodi
d’un equilibrio primordiale
e il lamento del sangue
i suoi fermenti d’erba.
Sopra i sassi deserti l’incertezza della luce ha una sospensione di palma.
Leonardo Sinisgalli.
Siamo lieti di presentare ai lettori del « Diorama » un nuovo poeta: il giovane Leonardo Sinisgalli, del Guf di Milano, che l'altro ieri a Firenze è stato classificato primo nella gara di composizione poetica dei Littoriali dell'Anno XII.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 25.04.34

Citazione: Leonardo Sinisgalli, “Ventoso,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1562.