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Titolo: Libri della settimana

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1934-06-06

Identificatore: 1934_257

Testo: Libri della settimana
Premio Fracchia
La stagione dei premi letterari, che si concluderà come ogni anno sui lidi viareggini, ha dato un altro frutto sostanzioso a Roma, anzi due frutti, poiché il premio Fracchia dell'ltalia Letteraria è andato diviso tra un prosatore e un poeta, entrambi meritevoli: Vittorio G. Rossi e Roberto Papi. Il Rossi ligure, non ancora quarantenne, ha pubblicato quest’anno il racconto d’un viaggio africano dal Senegal alla Colonia portoghese d'Angola, ch'è appunto il libro premiato: si intitola Tropici e lo ha stampato il Bompiani. Prima di Tropici, il Rossi aveva dato fuori qualche altro volume dove le sue qualità di scrittore spontaneo, realistico e insieme aperto alla grande poesia naturalistica, spiccavano: Streghe di mare, ad esempio, ch’è la cronaca delle avventure dei mas nella grande guerra e nel quale il mare canta la sua canzone drammatica e misteriosa. con accenti che ricordano certe atmosfere conradiane. (È buona l’occasione del premio Fracchia per tornare a leggere Streghe di mare che è uno dei nostri libri di guerra più evidenti e ricchi di calore umano). Segui una felicissima biografia del Tassoni edita nella collana « Italia dalle molte vite » dell’Alpes un tre o quattro anni fa. Ed ora con Tropici il Rossi ci dà la misura del suo ingegno. Un libro africano come la nostra letteratura non ne conta molti, pieno di cose viste che si distendono sullo schema narrativo e s’allargano seguendo la corrente del pensiero dello scrittore sino a toccare la moralità. La virtù del Rossi consiste soprattutto nel graduare questo difficile passaggio e nell’accompagnarlo coi giochi della fantasia originale e moderna e con le risorse d’uno stile agile e virile. In Tropici abbiamo un libro di viaggi degno della nostra tradizione migliore, la quale mette radici, come ognun sa, in terreno assai nobile e ha per protagonisti e animatori uomini d’azione e di meditazione che han lasciato vasta orma nella storia di gesta e nella storia letteraria.
L'altro premiato, Roberto Papi, è autore del volume di liriche Il canto della speranza pubblicato nella collezione « Poeti d’oggi » del Vallecchi. Ha tre temi fondamentali, la speranza la realtà e la natura, e il Papi li svolge con un linguaggio poetico schietto e forte pur avvolgendoli di certo simbolismo che non oscura quasi mai la purezza della visione. Sono frequenti in lui i richiami a un viver nuovo, libero, a una felicità « senza il timore dell’aria ch'e sana », a paesi di sogno e a mari d’incantesimo dove ... vogheremo in eterno, di umano in eterno conservando la fiducia della nostra giovinezza.
Questi incantesimi si traducono nella poesia del Papi in immagini aeree che sembrano aleggiare nel clima fiabesco dove il Papi sa assumere la sostanza del suo canto spogliandone i motivi d’ansia e di fatalità da ogni prosopopea drammatica e liberandoli dagli schemi convenzionali del romanticismo. Non poeta facile il Papi, in relazione ai temi e ai modi della sua poesia; ma chi penetra nel suo mondo sente di trovarsi a contatto d'un poeta vero e si abbandona fiduciosamente alla corrente d’innocenza sulla quale vanno natanti i fiori alla deriva. Le immagini si susseguono delicate e gentili specie là dove il Papi anima i suoi paesaggi mitici di fresche creature. Alcune delle sue « giovinette » sono indimenticabili e paion scese da componimenti poetici del quattrocento toscano.
Vittorio G. Rossi.
Mazo de la Roche
È il nome d’una donna. Nata a Toronto da famiglia d'origine francese, vissuta a lungo nel Canada, cominciò a scrivere assai giovane e oggi ha un posto nelle lettere americane. Il suo primo romanzo è di dodici anni fa; ne seguirono altri, fino alla tetralogia che racconta la storia della famiglia Whiteook: l’apre il romanzo Jaina (1927) che ora appare tradotto a cura di Simone Sallard nella collezione « Feux croisés » dell'editore Plon. Jalna diede a Mazo de la Roche la grande notorietà perchè vinse il premio dell'Atlantic Monthly la cui giuria lo scelse tra più di mille manoscritti. L'autrice, quasi ignota sin qui in Europa, viene ad accrescere la lista delle scrittrici anglosassoni che negli ultimi anni ci ha rivelato più d’una personalità originale: da Rosamond Lehmann a Stella Benson. Il romanzo di Mazo de la Roche inizia la storia della famiglia inglese dei Whiteoak stabilita nella solitudine della campagna canadese. Codesta famiglia forma una specie di tribù dominala dalla nonna Grau e diretta da Renny, il nipote più anziano, che esercita la sua potestà sui fratelli e sulla sorella. Due dei fratelli si sposano, uno con una ragazza del paese e l’altro con una signorina di Nuova York la cui mentalità ed educazione sono ben diverse da quelle della famiglia Whitcoak. Questo matrimonio provoca una serie di avvenimenti che minacciano di sconvolgere la famiglia, la quale però resiste alla bufera e continua la sua missione. L’atmosfera limpida del romanzo, i caratteri fortemente individualizzati e un particolare humour fanno di Jalna un'opera che merita d’essere conosciuta. Mazo de la Roche ha pubblicato inoltre, nel 1932, un romanzo (Lark ascending) la cui azione si svolge in Sicilia.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 06.06.34

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Libri della settimana,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1622.