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Titolo: Vecchiaia

Autore: Corrado Govoni

Data: 1934-06-06

Identificatore: 1934_256

Testo: VECCHIAIA.
Ma come è mai possibile
che siam stati invitati al festino
a tavola già sparecchiata?
O suonatori, fateci almen sentire una toccata mentre insaccate gli strumenti!
Che abbiam proprio passato una vita di stenti perché ci giuocasse il destino questo scherzo crudele d'aver fatto tardi, trattenuti per via da miraggi bugiardi?
È inumano buttarci poi fuori
così soli nel buio e nel gelo, con la povera testa
gin presa nel violento capogiro
dei lumi dei fumi dei piatti e dei fiori;
con questa orrenda nausea del digiuno
che ci scava lo stomaco vuoto;
con questo batticuore dell'ignoto!
Oh lasciate che almeno si calmi!
Oh lasciate che almeno ci passi
questa vertigine di donne ignude
intraviste danzando tra il pianto rabbioso!...
Ma ci sferza un vocione mostruoso;
— Fuori! Si chiude! Si chiude!
Corrado Govoni.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 06.06.34

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Citazione: Corrado Govoni, “Vecchiaia,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1621.