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Titolo: Epitaffio

Autore: Vieri Nannetti

Data: 1934-08-01

Identificatore: 1934_326

Testo: EPITAFFIO
La discussione per l’assegnazione del Premio di poesia « Andreotti » è stata, quest'anno, animatissima a causa della poesia presentata da tal Romano Feuci, irreperibile, sia nella strada dichiarata a proprio indirizzo, sia all’ufficio anagrafe, nonostante le accanite ricerche del segretario della Commissione. Solo dopo la proclamazione del vincitore (Vincenzo Cardarelli), si è saputo che il Romano Feuci era il giovane scrittore toscano Vieri Nannetti. Lo presentiamo ai lettori del « Diorama » appunto con la Urica che concorse al premio Andreotti.
Come sarò oltre la certa soglia e volti e doni e sogni dissolveranno in nebbia dolente con ogni altra voglia
te finalmente vedrò un attimo almeno giocata in bagliore di vortice contro il fermo alveare delle stelle
te che il mio peso tenesti rósa terra.
Mentr'io scelto dal tempo non più esule non più codardo tratto da galoppi di luce correrò alle argentate fanfare.
Vieri Nannetti.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 01.08.34

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Citazione: Vieri Nannetti, “Epitaffio,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1691.