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Titolo: Victor Hugo e il numero 13

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1931-09-30

Identificatore: 171

Testo: Victor Hugo e il numero 13

L’antico prefetto della polizia parigina, Louis Andrieux (un uomo stranissimo, amante degli studi, che a 86 anni prese la laurea in lettere), è morto recentemente lasciando un libro di ricordi sugli uomini della terza Repubblica che reca questa epigrafe ironica: « Mais où sont les barbes d’antan?... ». L’Andrieux, amico dei maggiori scrittori della sua epoca e intimo di Clemenceau, rievoca, tra gli altri episodi, quello d’un pranzo parlamentare al quale era invitato anche Victor Hugo. La padrona di casa tardava a dare il segnale dell’inizio, e al senatore Peyrat che gliene chiedeva la ragione spiegava: « Siamo in tredici. Ho dovuto mettermi alla ricerca d’un quattordicesimo, perchè uno dei nostri invitati ha terrore del numero tredici ». Il Peyrat, le mani in tasca, alzando le spalle, attraversa la sala e si dirige verso Victor Hugo che troneggiava in una poltrona, accanto alla marchesa Arconati Visconti. « Sapete, maestro, — fa l’innocente Peyrat ridendo — perchè non siamo ancora a tavola? Perchè c’è tra noi un imbecille che ha somma paura del numero tredici ». « Quell’ imbecille sono io! », risponde Victor Hugo, sempre solenne.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 30.09.31

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Victor Hugo e il numero 13,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/171.