I poeti del tempo di Mussolini (dettagli)
Titolo: I poeti del tempo di Mussolini
Autore: Elpidio Jenco, Mariani Dell'Anguillara, Pietro Ingrao
Data: 1934-09-19
Identificatore: 1934_384
Testo:
I poeti dei tempo di Mussolini
Pubblichiamo le tre liriche che domenica hanno vinto a Bagni di Lucca il premio « Poeti del tempo di Mussolini ».
Ho visto la Vittoria in un campo di grano
Forza della terra redenta, dove è passata una fiamma d’amore, risorgi dalla marcita stenta, in ondate di messi in fiore.
Scordàti i rabbuffi marini lungo il litorale selvaggio, che ti lasciavano gli acquitrini in mortifero ereditaggio, t’affolti in grazie di solchi mai viste, cangiando circei paduli in prodigi di paradiso, ove l'ombra dorata che sgronda da steli e da ariste vela porpore di papaveri, dolci blu di fiordaliso.
Conciliata, dall'alto, l'estiva notte splende alle plaghe che tu santifichi, potenza del suolo ridòmo, e innovano i miti d’antiche fraterne vicende i segni del cielo di Dio alla dura terra dell’uomo.
Declinano dallo zenit verso la profonda luce del mare le costellazioni sacre al rito delle mietiture; risale ai campi eterei, come un simbolo, la falce lunare, e treman di messi d’astri le vive celesti pianure.
In questo notturno azzurro intriso d'oro di biade, cala alla terra, pura Vittoria antica, se della forza avversa, se delle cruente rugiade all’uomo è più dura conquista la zolla e la bica.
Svegliato abbiamo a forza di vanghe profonde le virtù delle terre nere, nella zolla, che le nasconde, un trabocco di primavere.
Sa il novale gli acuti splendori del vomere imbrunito dal solco, la cadenza dei validi tori, il caldo sudor del bifolco.
Oh, dacci, Vittoria, che, in pegno d'amore, a noi tacita cali!
Più che noi nessuno è degno d'udire il tuo battito d’ali.
Fatti creatura dei campi fruttifera, forte, felice.
Sognerai manipoli e lampi tra un cantare di trebbiatrice.
A notte alta, scolpita forma, poserai sotto un mare di stelle: sentirai come dolce si dorma con il capo su le mannelle.
Nel sanno, al sommesso lume, ti adageranno i maggesi fruscii di musiche arcane, e, curva sotto il peso di colme glume, raggerà, tutta d’oro, la spiga dell’italo pane.
Accanto alla falce messoria, sul mucchio che splende ed odora, aspetta, antica Vittoria, nel solco, la Nuova Aurora.
Verran gli splendori promessi che tu risogni, bella assopita: maree d'uomini come le giovani messi redente alla profonda vita.
Elpidio Jenco.
Ver sacrum
Già dalle bianche cime Il maschio sole disgela Linfe vitali alle zolle.
Del velo invernale liberi I tiepidi nati, nel grembo, Offre, ridente, la terra.
L’essenza dei sessi risplende In pure corolle di fiori;
Nelle lucide acque sprizzano Semi in caldi bagliori.
Accesi di sole, i volanti Altre ali carezzan nei cuori.
Mugghian, nei chiusi recinti, I fertili tori; elegge il capro, Ricchezza del gregge, tra il grano Nascente, le tenere agnelle.
Chinano il capo soave, Vereconde, le spose.
Urge l'eterno in ogni essere:
Alla porta del giorno terreno Per lui battono anime ansiose.
O gente di Roma feconda, Apri la vita al propizio futuro:
Mai bastevoli i nati Saranno pel nostro avvenire.
Mariani Dell’Anguillara.
Coro per la nascita d’una città
È come cattedrale nella selva come isola trionfante sulle acque. Nuvole d’oro i frumenti.
Ogni compagno
nei sogni affiorati alle pupille
sull’ali stellate della notte
libera una città sepolta
nel folto delle sue carni
e con un grido arso come pianto
— le donne d'ansia chine sui figli —
approda alla pianura rivelata.
Così tu porti le nostre radici di sogno e di pena e nelle colme sorgenti lievitanti dalla palude s’è sciolta la nostra sete come allodola si scorda nel cielo
com’angiolo si perde nel Signore.
A mattutino
con la luce e la brezza
nata t’immagina la mente.
Ti partorirono nude al sole le nostre campagne e sulle braccia fiorite trionfanti t’offrono.
Sei pietra dura e ti campa il sogno d'ogni compagno sulla terra.
Simile il mandorlo a marzo è scorsa aspra e fiore d'argento.
Pietro Ingrao.
Collezione: Diorama 19.09.34
Etichette: Elpidio Jenco, Mariani Dell'Anguillara, Pietro Ingrao, POESIA
Citazione: Elpidio Jenco, Mariani Dell'Anguillara e Pietro Ingrao, “I poeti del tempo di Mussolini,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1749.