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Titolo: Barbaro dominio

Autore: Paolo Monelli

Data: 1934-11-07

Identificatore: 1934_462

Testo: Barbaro dominio
Non siamo ancora riusciti a far passare una mano di bianco su tutti gli hôtel, restaurant, tearoom e simili che danno alle nostre piazze un’aria fra il balcanico ed il pacchiano, e fanno un gran brutto effetto i giorni che le colma la passione del popolo stretto intorno alle sue bandiere e ai suoi gagliardetti. Ci siamo rassegnati a sentir chiamare un prodotto italianissimo come hanno voluto chiamarlo i francesi, rayon, a sentirlo anzi pronunciare sbagliato nella illusione che rayon cessi di essere una parola francese che significa raggio, e null’altro. E nemmeno c’impressiona che ci sia a Milano un ottimo fabbricante di orologi che scrive sui suoi prodotti chronomètre e Milan, e un fabbricante di profumi che li chiama tutti in francese. Residui, spazzatura di antiche mentalità, mimetismi; quando anche la squadra di calcio milanese si chiamerà Milano, quell’orologiaio, correggerà le sue scritte.
Ma quello che non ci va giù è leggere nell’interno di un fez nero, del copricapo regolamentare per i fascisti, goffe parole straniere, per dire che il copricapo suddetto è stato fabbricato in Italia da italiani. Così è. Abbiamo sottomano uno di questi copricapi, comperato a Milano, da un bravo cappellaio che è certo un fervente fascista; ma dentro sulla fodera ci ha fatto scrivere in bel corsivo: Superior italian manufacture. Perchè? Non ci devono essere perchè. Scorie inerti, anche queste, ombre del barbaro dominio che aduggiò Italia per secoli. Ma se spazzassimo via anche queste scorie?
p. m.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 07.11.34

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Citazione: Paolo Monelli, “Barbaro dominio,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1827.