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Titolo: Moralità leggendarie: "Fatti vedere"

Autore: Leo Longanesi

Data: 1935-01-02

Identificatore: 1935_36

Testo: MORALITÀ
LEGGENDARIE
"Fatti vedere"
« Guadagnarsi il pane non è una faccenda da nulla — dice l’uomo dai capelli rossicci. — L’altro ieri un mio vecchio amico mi ha incontrato e mi ha detto: — Fai ancora il pittore? bravo, fatti vedere; fatti vedere.
— E siccome lo disse due volte, io mi feci vedere.
Abitava in un grande albergo e andai da lui dopo colazione, all’ora del caffè, l’ora gradita dagli uomini di affari.
L’amico era nel salone di lettura in un cerchio di signore: appena mi scorse si alzò in piedi; mi venne incontro poi, guardando le mie mani vuote con occhi di meraviglia, esclamò: — Non hai portato nulla, nemmeno uno schizzo? Ma voglio vedere qualcosa di tuo, assolutamente. Sempre in gamba eh! Certo che l’arte è una gran bella cosa. — Sospirò. Poi, come sorpreso da un. improvviso ricordo triste, aggiunse: — Ora debbo fuggir via, ma fatti vedere, e con qualcosa di tuo. — E correndo verso l’ascensore ch’era sceso in quell’istante, ripetè: — Fatti vedere! —
Cosa avrebbe fatto lei? Io mi feci vedere una settimana dopo, portando con me un quadro.
Entro nell’albergo e chiedo al portiere se il mio amico è visibile. — È là, — mi risponde gentilmente — là nel salone. —
Mi volto e difatti lo vedo seduto in un divano fra due donne bionde. Entro nella sala e mi siedo in attesa di incontrare il suo sguardo. Neanche a farlo apposta, non volge mai gli occhi dalla mia parte e debbo ritornare dal portiere per farmi annunziare. Allora, avvertito della mia presenza, mi viene incontro quasi correndo.
— Sei ritornato, bravo. Allora vediamo un po' cosa hai fatto di bello — dice.
— Qui? — chiedo. — Qui fra tutti, in questo salone?
— Bella questa! E perchè? Si espone da per tutto — replica l’amico.
Tolta la carta che avvolge il quadro, mostro il mio dipinto, appoggiandolo a una poltrona. L’amico fa due passi indietro, sosta, stringe gli occhi; si regge il mento con la mano sinistra e con la destra si tiene il gomito. Nel frattempo si avvicinano le due signore esclamando:
— Vogliamo vedere anche noi!
— Cosa ve ne pare? — chiede loro il mio amico. — Forse è un po’ passatista. Lui, — soggiunge mostrandomi a dito — è lo spirito della contraddizione e fa sempre il contrario degli altri. Oggi va il Novecento e lui fa il passatista. Tutti matti questi tipi! —
E la storia poi è finita come doveva finire.
Col quadro sotto il braccio sono ritornato a casa, e pioveva che Dio la mandava.
Fatti vedere. Fatti vedere. Dicono queste due parole con trasporto e credono poi che tu sappia che non ti devi far vedere mai più — sospira l’uomo dai capelli rossicci ».
Leo Longanesi.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 02.01.35

Citazione: Leo Longanesi, “Moralità leggendarie: "Fatti vedere",” Diorama Letterario, ultimo accesso il 13 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1945.