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Titolo: Bagno Popolare

Autore: Sergio Solmi

Data: 1935-01-16

Identificatore: 1935_62

Testo: BAGNO POPOLARE
Uomo che sfioro per la via col braccio e sempre a me così paurosamente estraneo, ti ritrovo in questa bigia caserma, che grava l'oscura sera di dicembre.
Tra gli scrosci dell'acqua, a mezza voce un motivo tu accenni, ti fa eco invisibile un altro.
Dal finestrino, in sé raccolti tremano gli alberi scarni del cortile.
Penso perché t’ho tradito, perché l’istessa tua lingua io non parli, perché l’eguale nostra pena io debba in queste confuse parole che non intendi, esprimere. La mula
poesia mi fa nodo in cuore. Questa mano ch’io porgo, inutile lasci cadere.
Ma stasera, invisibile, anch'io sono un tuo fratello. Tra gli scrosci d'acqua un motivo tu accenni, io seguo, un altro fischiettando fa eco, un coro sorge.
Dalla dura ubbidienza quotidiana sciolte alfine le membra dentro il lene bagno domenicale, prigionieri rassegnati, la timida libertà nostra ih musica s’esala.
A mezza voce, finalmente insieme, miei fratelli, cantiamo.
Sergio Solmi.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 16.01.35

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Citazione: Sergio Solmi, “Bagno Popolare,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1971.