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Titolo: Alla figlia

Autore: Salvatore Quasimodo

Data: 1935-04-03

Identificatore: 1935_167

Testo: Alla
figlia
Isole che ho abitato, verdi su mari immobili;
d'alghe arse, di fossili marini le spiagge ove corrono in amore cavalli di luna e di vulcani.
Nel tempo delle frane, le foglie, le gru assalgono l’aria; in lume d'alluvione splendono cieli densi aperti agli stellati;
le colombe volano
dalle spalle nude dei fanciulli.
Qui finita è la terra: con fatica e con sangue mi faccio una prigione.
Per te dovrò gettarmi
ai piedi dei potenti, addolcire il mio cuore di predone.
Ma cacciato dagli uomini, nel fulmine di luce ancora giaccio, infante a mani aperte, a rive d'alberi e fiumi:
ivi la latomia l’arancio greco feconda per gl’imenei dei numi.
Salvatore Quasimodo.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 03.04.35

Citazione: Salvatore Quasimodo, “Alla figlia,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 16 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2076.