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Titolo: Snguigna

Autore: Corrado Govoni

Data: 1935-04-17

Identificatore: 1935_181

Testo: SANGUIGNA
Vorrei trovarmi lungo le colline
materne, ora che è il pigro tempo
di mungere le viti
pezzate dell'autunno;
alla posta in un borro -
dove vengono a ber sul mezzogiorno
le tortore assetate
con un fruscio di gonne nel frascame così improvviso e voluttuoso che mi fa sussultare il cuore vile e tra le mani mi agghiaccia il fucile.
Nel mio sangue accecato dall’arsura non è piuma che beva ma il seno d’una ninfa o il fianco d’Eva che viene diramando a nevicare nell’acqua boschereccia.
Dolce sognare, respirando quell’odore di nebbia e d’aratura, mentre tra il verde e il giallo, marmoree
passano calme l'ombre dei buoi
incitati da voci stentoree
di un piccolo bifolco
che riempion ciechi tutta la montagna;
qua e là una donna china
raccoglie e lega fasci di sanali
facendoli cricchiare col ginocchio:
sembra stringersi al seno un uomo d’oro
con un volto di raggi e di vespe, e sempre lo abbandona dentro il solco.
Ma è più dolce tornare la sera tra il magro argento degli ulivi, rallentando sull'aia spazzata ubbriaca ed allargata dal rotondo danzar del pigiatore, per vedersi il saluto corrisposto con manacce sanguigne di mosto.
Corrado Govoni.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 17.04.35

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Citazione: Corrado Govoni, “Snguigna,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 14 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2090.