Diorama Letterario

Titolo: All'insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1931-11-11

Identificatore: 211

Testo: notiziario

All’insegna delle Belle Lettere

* Gli europei hanno qualche cosa da apprendere da Gandhi; e la sua Autobiografìa, che ora esce in veste italiana nelle edizioni Treves, con prefazione di Giovanni Gentile, può riuscire edificante per chi ha animo disposto a intendere che cosa sia fermezza nel culto della verità, e cioè carattere, e spirito religioso, e forza di volere: materiali costruttivi indispensabili per ogni umanità, sotto qualunque cielo, in qualunque tempo, per qualunque programma di vita, con qualunque sistema politico. « Gl'italiani — avverte il Gentile — che non hanno nella propria letteratura libri di questo genere, scritti con sì profonda ispirazione religiosa, impareranno a conoscere in Gandhi un grande scrittore ».

* Approssimandosi il centenario del Goethe„ comincia la serie delle pubblicazioni goethiane: ecco una biografia in due volumi del grande poeta, dovuta a Eugen Kuhnemann (Insel Verlag, Lipsia), il quale tenta di comprendere Goethe attraverso il Faust, di seguire la sua evoluzione come un passaggio dal panteismo al cristianesimo, come un’ascesa verso una missione nazionale prettamente tedesca.

* Hanns Jelinek, poeta, critico, drammaturgo e lettore di céco alla Sorbona, ha preparato una Antologia dei poeti céchi (ed. Kra, Parigi) che raccoglie la poesia d'arte boema dalle origini, cioè dall’inizio del secolo scorso, sino ai nostri giorni: la poesia céca nasce con imitazioni di canti popolari suggerite dall'ideologia herderiana e dalla ballata germanica, e i primi lirici veri e propri si rivelano nell’atmosfera di ulteriori e coscienti movimenti romantici.

* L'editore Eugenio Fasquelle, esecutore testamentario della vedova Zola, ha depositato alla Biblioteca nazionale di Parigi la corrispondenza d’Emilie Zola dal 1865 al 1902, nella quale figurano i maggiori nomi della letteratura, delle arti, della politica e delle scienze che illustrarono la fine del sec. XIX: la corrispondenza sarà tra breve messa a disposizione del pubblico.

* Il romanziere svizzero-tedesco Hermann Kurz, che si era recato a Mosca diciotto mesi or sono per condurvi una inchiesta, è stato espulso dal Governo dei Soviet, dopo un lungo periodo di carcere, sotto l’accusa di complotto a favore della Germania. Il Kurz si prepara a intentare un processo ai Soviet e a pubblicare il racconto delle sue peripezie.

* Byron scrisse un’Ode a Napoleone, alla quale aggiunse in seguito tre strofe supplementari: il manoscritto di queste strofe sarà venduto prossimamente in un’asta antiquaria a Londra. Anche il manoscritto dell’Ode fu venduto all’asta, e precisamente nel 1910, per circa 30.000 lire.

* La biblioteca del poeta inglese Rupert Brooke, acquistata nel luglio scorso da un libraio di Nuova York, è stata ceduta in blocco da costui al Collegio di Darthmouth, dove d’ora innanzi sarà conservata.

* Ettore Lo Gatto pubblica nella rivista L’Europa Orientale i risultati d’un suo recente viaggio in Russia: i primi capitoli dell’interessante diario trattano del piano quinquennale, della vecchia e nuova generazione, della mentalità operaia, della toilette di Mosca e d’altri tipici aspetti della vita russa d’oggi.

* Masuccio Salernitano fu studiato dal Settembrini il quale nell’opera del novelliere quattrocentesco trovava argomento per combattere una tradizione storica che ammetteva l’assoluto predominio culturale in Italia dell’umanesimo toscano; Masuccio è certo il novelliere più importante del secolo XV, artisticamente più dotato del Sermini e di Sabadino degli Arienti, e ben meritava la diligente monografia ora dedicatagli da Gino Raya.

* Il realismo politico del Guicciardini è studiato da Paolo Treves (ed. Nuova Italia), il quale si è posto di fronte alla complessa figura guicciardiniana con l’intento di presentarcela nella sua più schietta verità, presentando il pensiero dello scrittore sotto una nuova luce e facendo giustizia dei giudizi er rati dell’Ottocento che, sostenuti dall’autorità del De Sanctis, ancora galleggiano e resistono.

* Musicisti che scrivono: ecco una raccolta di saggi di Alfredo Casella, intitolata: 21 + 26: Hic sunt leones (ed. Augustea) dove, accanto a capitoli di teoria ed estetica si trovano ricordi personali, ritratti, pagine polemiche, il tutto preceduto da una prefazione autocritica; e il bilancio di dieci anni d’attività critica di Alceo Toni, pubblicato col titolo Strappale e violinate (ed. Alpes), raccolta degli articoli musicali stampati in un quotidiano milanese: vi sono recensite 78 opere.

* Nel centenario del cardinale Federigo Borromeo, la collana di studi manzoniani dell’editore A. Vallardi accoglie una monografia di Paolo Bellezza nella quale la figura del grande cardinale è studiata nella vita, nell’attività pastorale e negli scritti, con notizie ricavate da documenti inediti.

* Alla vita e alle gesta d'uno del Principi sabaudi di più fiera tempra, il Conte Rosso (1360-1391), reso popolare dalla letteratura romanzesca e dal dramma giacosiano che a lui s’intitola, è dedicato un volume di Francesco Cognasso che vede la luce nella Collana storica sabauda dell'editore Paravia: libro esemplare e completo sotto tutti i rapporti, scritto col metodo e la preparazione che nel Cognasso, storico insigne e vigoroso scrittore, sono abituali. Nella Collana dei « Grandi viaggi d'esplorazione » dello stesso editore, R. De Benedetti e C. Lami presentano due glorio italiane: Vittorio Bottego, eroe dell’esplorazione del Giuba, e G. B. Beltrami alle sorgenti del Mississipi.

* Il 60° anniversario dell'apertura del canale di Suez, celebratosi qualche mese fa, dà occasione a P. Toni, in una pubblicazione preparata per iniziativa di E. Verrucci bey, presidente del Comitato egiziano per le onoranze a Luigi Negrelli, di rivendicare l’opera di questo nostro connazionale, nato a Fiera di Primiero nel 1799 e morto a Vienna nel 1858, della cui genialità l’impresa di Suez è uno dei frutti più belli.