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Titolo: All'istinto

Autore: Ugo Betti

Data: 1935-05-08

Identificatore: 1935_206

Testo: All’istinto
Ai primi lidi ci portasti Come una corrente. Ci empi, Ci alzi come frutti, o ramo impetuoso, O mano oscura, calda.
Giovinetto era il mondo, e chiudevamo in te gli occhi Come il ragazzo dalla guancia in fuoco.
Ora un rimorso in te beviamo, un miele Quasi d’autunno.
Così l’agricoltore, torbo sentendo il suo vino, Gli occhi leva ai nebbiosi cieli, pensoso D’altre vendemmie.
Perché ci appanna la tua gioia? In un limo ci sciogli, Docile sotto l’aerea orma delle stagioni.
Così dormiamo, opachi di sudore, Odorosi d’estate; e sogniamo
D’essere non so quale
Cosa leggera, tinta di chiarori.
E un affanno d'addii c’inquieta, un ribrezzo Quasi di primordiali rimemorati letarghi, Uno stupore quale Ci sgomenta nell'ululo del cane Ai ghiacci plenilunii.
Così talvolta, assorta la pupilla ai geli Della Via Lattea, mi pareva d’un tratto Che sotto me fuggisse il davanzale; e la terra.
Così alcuno, supino sopra roccia vertiginosa, Vede venire nuvole veloci E si sente verso l'alto Rapito.
O piccolo tepore, ti lasceremo. In te siamo Come, in un breve albume, larve ansiose.
Da rive decadute ci staccheremo, vele Rabbrividenti.
Ugo Betti.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 08.05.35

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Citazione: Ugo Betti, “All'istinto,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2115.