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Titolo: Il libro del giorno

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1935-09-10

Identificatore: 1935_295

Testo: IL LIBRO DEL GIORNO
Ad aprire un’antologia di scrittori del tempo della guerra nessuna voce potrebbe risonare prima di quella del Duce che « dopo aver voluta e fatta la guerra, ha difeso la vittoria contro tutti e contro tutto e ha saputo portare l’Italia all’attuale altissimo grado di civiltà e di potenza »: questo si legge in calce ad uno storico articolo di Benito Mussolini (scritto tre mesi prima del nostro intervento e spiegante come meglio non si potrebbe tutte le ragioni, ideali e pratiche, nazionali e internazionali, contingenti ed eterne, dell’intervento italiano nella guerra dei popoli) premesso ad una raccolta delle « più belle pagine sulla nostra guerra » compilata da Gino Cornali e Fernando Palazzi e intitolata
I fioretti del fante
(ed. La Prora, Milano - L. 9). L’antologia segue un ordine logico e, in un certo senso cronologico, illustra nei caratteri generali e negli aspetti particolari tutta la nostra guerra, dalle premesse politiche e storiche dell’intervento ai gloriosi bollettini della vittoria sulla terra e sul mare: e la illustra attraverso le testimonianze di attori e di spettatori diretti, i nomi più illustri delle armi, delle lettere, del giornalismo: Panzini rievoca una serata milanese con Cesare Battisti: Angelo Gatti traccia un umano profile di Cadorna; Scipio Slataper, morto eroico, disegna il paesaggio carsico in una pagina di quel libro che lo consacrò scrittore italianissimo nelle terre del confine orientale; Guido Milanesi esalta in Nazario Sauro la tradizione marinara delle genti adriatiche; Guelfo Civinini e Luigi Barzini descrivono con sobrietà e con commossa poesia momenti epici ed eroici e paesaggi ignivomi; Renato Simoni ripete e commenta i motivi delle canzoni di trincea nei delicatissimi modi della sua scrittura; Ugo Ojetti rivive le ore conclusive di Villa Giusti, dove si firmò l’armistizio. Ed ecco, accanto, gli scrittori e giornalisti che furono soldati della guerra, come Antonio Baldini e Paolo Monelli, Arturo Marpicati e Carlo Salsa, Soffici e Confisso, Arturo Stanghellini e Vittorio G. Rossi, Gino Cornali e Cesco Tomaselli, Mario Carli e il povero Cavara; Vittorio Locchi, il poeta di Gorizia, e Carlo Delcroix, il capo del mutilati, e tantissimi altri.
Fanno corpo a sè le scarne e stupende pagine tratte dal Diario di guerra di Benito Mussolini; e, a mo’ di cornice, le inquadrano una visita a Mussolini ferito di Sandro Giuliani e alcuni ricordi di Ardengo Soffici dove Mussolini, fante tra i fanti, trova in un momento critico le parole necessarie: « uno solo imperiosamente parlò », l’uomo del Destino.
Anche il gruppo dei grandi Capi è presente e fa ala alla Maestà del Re. Dal cielo scendono intanto le preghiere dell’avvento di Gabriele d’Annunzio per il Re e per la Regina, e saettano via gli apparecchi di Francesco Baracca e di Antonio Locatelli di cento e cento cavalieri dell’aria e dell’ideale.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 10.09.35

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Il libro del giorno,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2204.