DIORAMA LETTERARIO: Relazioni di viaggio e regola generale per lo scrittore vagabondo; Alessandro Malaspina (dettagli)
Titolo: DIORAMA LETTERARIO: Relazioni di viaggio e regola generale per lo scrittore vagabondo; Alessandro Malaspina, precursore dei moderni esploratori scienziati; Cinque anni di navigazione tra Atlantico e Pacifico; Gloria e prigionia.
Autore: Lorenzo Gigli
Data: 1936-04-01
Identificatore: 1936_42
Testo:
DIORAMA LETTERARIO
Relazioni di viaggio e regola generale per lo scrittore vagabondo - Alessandro Malaspina, precursore dei moderni esploratori scienziati - Cinque anni di navigazione tra Atlantico e Pacifico - Gloria e prigionia
Presentando, quasi cent’anni fa, una raccolta di relazioni di viaggiatori italiani da Marco Polo al Sassetti e al Pigafetta, osservava Luigi Carrer richiedersi a codesti scrittori alcun che di sincero e di preciso più che a qualsivoglia altro, « e un lento calore che si faccia sentire più ancora dalle impressioni trasmesse dagli oggetti che dallo studio di trasmettere in altrui quelle impressioni medesime ». È una regola generale che dispensa il viaggiatore dallo cura degli abbellimenti letterari in quanto egli ha nella materia stessa della narrazione una guarentigia dell’attenzione dei suoi lettori. Gloriosa e feconda è presso noi la schiera dei viaggiatori che raccontano direttamente ciò che hanno veduto e che. appartengono così al periodo eroico della esplorazione come al periodo scientifico nel quale troviamo in prima linea il discendente d’una illustre famiglia italiana, il marchese Alessandro Malaspina, nato nel 1754 nell’avito castello di Mulazzo in Lunigiana e destinato ad accrescere « la fama che la vostra Casa onora » secondo suona il verso dantesco in celebrazione della storica gente. Il navigatore Malaspina, precursore dei moderni esploratori scienziati, fu per lungo tempo negletto e ignorato. La massa delle sue ricerche rimase inedita in gran parte, e solo in epoca relativamente recente la Spagna (sotto le cui bandiere egli condusse l’impresa) trasse dagli archivi la narrazione del viaggio e la pubblicò. Essa vede la luce finalmente anche da noi per merito di Emma Bona il cui lavoro (premiato inedito dalla Reale Accademia d’Italia) esce per i tipi dell’Istituto Grafico Tiberino di Roma. È un grosso volume di 300 pagine: Alessandro Malaspina, sue navigazioni ed esplorazioni; contiene la relazione del viaggio, opportunamente ridotta, e alcuni capitoli introduttivi sulle principali spedizioni geografiche che precedettero la spedizione Malaspina e sulla vita e sulle avventure del protagonista.
Egli fu a capo della prima grande spedizione veramente scientifica uscita dai porti della Spagna; e, per i risultati ottenuti, può essere senz’altro annoverata tra i maggiori viaggi della seconda metà del secolo XVIII. Gli scopi di esso toccavano non solo il campo scientifico, ma anche quello politico ed economico: si trattava infatti di seguire le tracce di Bougainville, Cook e La Pérouse, studiando con particolare cura quello che più interessava la Spagna nei suoi domini d’America ed esaminando lo stato delle colonie spagnole in rapporto alla madrepatria e alle altre nazioni; inoltre la spedizione si proponeva d'osservare le condizioni degli scambi commerciali, lo stato dei porti dal punto di vista economico e strategico, le difese costiere; infine di costruire le carte idrografiche dei domini più lontani e di tracciare le rotte più brevi e sicure per facilitare la poco esperta navigazione mercantile.
Questo il piano che il capitano di fregata Alessandro Malaspina presentò a don Antonio Valdés, ministro detta Marina del re Carlo IV, nel settembre del 1788: esso prevedeva un periodo di tre anni e mezzo di navigazione, e v’erano diligentemente segnate tutte le stazioni di approdo di particolare importanza per la geografia. Il ministro appoggiò il piano, e il viaggio politico-scientifico venne deciso; le due corvette del Malaspina salparono da Cadice il 30 luglio del 1789 e vi ritornarono il 21 settembre del 1794. Il viaggio era durato esattamente cinque anni e due mesi, attraverso l’Atlantico e il Pacifico, fino alle coste dell’Australia e dell’Asia e ai mari glaciali dove il Malaspina era stato condotto dalla sua infaticata ansia di sapere e di conoscere. Del valore dell’impresa dà conto la relazione, stesa in uno stile disadorno, ma con intelletto di scienziato ed animo di poeta, che rispecchia fedelmente l’entità del lavoro compiuto, di gran lunga superiore al piano primitivo, non solo per l’importanza dei risultati raggiunti, ma anche per la maggiore estensione del viaggio. I titoli di gloria del Malaspina sono molti e degni d’essere rievocati agli italiani. A lui s’intitola tra l’altro quel ghiacciaio Malaspina, nell’Alaska, che un secolo più tardi doveva essere via al Duca degli Abruzzi verso la conquista del monte Sant’Elia.
L’aureola del successo e l’invidia dei potenti fecero anche del Malaspina un perseguitato: al ritorno dal viaggio, egli scontò, come altri prima di lui, la propria fortuna col carcere. Lo fece liberare Napoleone, dopo lunghi anni; ed egli se ne tornò nella sua Lunigiana per morirvi nel 1810, chiudendo la sua esistenza d’uomo di scienza e d’azione sotto il cielo della Patria che, per tristezza di tempi, non aveva potuto servire.
Sui sedici volumi in-folio di cui consta il materiale malaspiniano negli archivi spagnoli, ha diligentemente lavorato Emma Bona per
dare all’Italia questa testimonianza d’una sua autentica gloria. La campagna del Malaspina si può considerare tutta di scoperte (la parte che più colpisce per l’entità del programma svolto e la scrupolosa esattezza con la quale fu eseguito, è la cartografia; lavoro monumentale, di ben 328 carte) così nel campo geografico come in quello scientifico, al quale il viaggiatore recò il notevolissimo contributo delle sue esperienze sul diverso valore della gravità nell’emisfero artico e nell’emisfero antartico. La geografia gli deve poi la dimostrazione dell’inesistenza del canale di Anian, tra Atlantico e Pacifico, che il Maldonado affermò di aver
attraversato nel 1588.
Lorenzo Gigli.
Collezione: Diorama 01.04.36
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Citazione: Lorenzo Gigli, “DIORAMA LETTERARIO: Relazioni di viaggio e regola generale per lo scrittore vagabondo; Alessandro Malaspina,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 23 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2258.