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Titolo: Scoperte in biblioteca

Autore: Bonaventura Tecchi

Data: 1938-11-23

Identificatore: 1937-38_59

Testo: Le "inchieste" del Diorama
Scoperte in biblioteca
Abbiamo rivolto agli scrittori italiani questa domanda:
« Nelle vostre letture, avete mai riscoperto un libro generalmente dimenticato; o avete scoperto un libro di autore poco noto o magari ignoto del tutto che vi ha fatto una grande impressione? ».
Oggi pubblichiamo la risposta di Bonaventura Tecchi, che costituisce un documento letterario di grande interesse e una bella pagina autobiografica:
Ero allora prigioniero di guerra, nella fortezza di Rastatt, in Germania; e precisamente in quelle famose « caponiere », tristissimo luogo d’umidità, di fame, di umiliazioni che gli ufficiali italiani, prigionieri, han conosciuto e che nessuno di loro dimenticherà. Passeggiavo nel cortile della fortezza, avevo il braccio al collo per una ferita di guerra, che fin allora mi aveva tenuto in giro negli ospedali, a quel tempo nemici.
Di sera, girellando nel piazzale, mi capitò sotto gli occhi, gettato a terra quasi come cosa inutile, un libro sgualcito. Era scritto in tedesco. A quel tempo sapevo pochissimo della lingua di Goethe; lo raccolsi, il libro era piccolo, l’autore assolutamente ignoto: Guglielmo Enrico Wackenroder.
Alle prime righe, che tentai di decifrare, mi parve che la lingua fosse antica, ostica... Ma quale dolcezza e consolazione, in quei tristissimi mesi di violente privazioni, mi doveva invece venire dai passi, che incominciai ad interpretare lentamente leggiucchiando alla meglio, in cui è espressa con tanta ingenua fermezza la fede nell’arte, nel suo valore, nella sua importanza in ogni tempo. Ebbi la fortuna (e fu anche questa una specie di coincidenza) di trovar presto, in una libreria della città germanica, non proprio una storia della letteratura tedesca in italiano o in francese come avevo fatto cercare, ma qualche cosa di meglio: le lezioni sul romanticismo tedesco di Arturo Farinelli. Lessi con curiosità grande la pagina su Wackenroder, le notizie sulla sua vita... Wackenroder era allora quasi completamente sconosciuto (i colleghi prigionieri, professori e giornalisti, non l'avevan sentito mai nominare); nella stessa Germania non c’era un libro intero, non una monografia completa su questo autore. Sorse allora in me il progetto, ardito, di scrivere di lui. Avevo poco più di vent’anni; quando finì la prigionia, era finito per me il periodo delle incertezze e io avevo trovato nell’oscuro delicato scrittore, vissuto alla fine del '700, un incitamento, un’indicazione sicura.
Bonaventura Tecchi

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 23.11.38

Citazione: Bonaventura Tecchi, “Scoperte in biblioteca,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2378.