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Titolo: SCOPERTE IN BIBLIOTECA

Autore: Giuseppe Villaroel

Data: 1938-12-28

Identificatore: 1937-38_95

Testo: Le "inchieste" del Diorama
SCOPERTE IN BIBLIOTECA
Abbiamo rivolto agli scrittori italiani questa domanda:
« Nelle vostre letture, avete mai riscoperto un libro generalmente dimenticato; o avete scoperto un libro di autore poco noto o magari ignoto del tutto che vi ha fatto una grande impressione? ».
Giuseppe Villaroel non ha scoperto « un libro »; vuole piuttosto rimetterne in circolazione uno che meriterebbe maggiore popolarità di quanta non ne abbia mai avuta: il romanzo I Vicerè di Federico De Roberto. Ecco dunque il siculo Villaroel partire in battaglia per l’altro isolano illustre (e oggi poco letto):
A Federico De Roberto non fu riconosciuto in vita (con quella intensità di consensi e di fama di cui lo facevano degno e la materia e l’arte delle sue produzioni) l’effettivo valore che l’opera sua di novelliere e di romanziere ebbe ed ha tuttavia. Se si tolgono alcuni capitoli ed alcuni articoli di Federzoni, Domenico Oliva, Renato Simoni, Capuana ed altri pochi, non c’è sul De Roberto uno studio critico esauriente e definitivo. Lo stesso Croce, che esaminò le opere dei tre catanesi contemporanei del De Roberto (Verga, Capuana e Rapisardi) non pose attenzione alcuna all'autore dei « Documenti umani », dei « Processi verbali », de « La Sorte », de « L'Illusione », de « La messa di nozze » e di quei profondi studii introspettivi e ricostruttivi sugli amori celebri e sulle vite di molti uomini illustri, che rimisero in onore nell’Ottocento italiano il saggio biografico e psicologico.
In morte: peggio ancora. Il nome e la molteplice operosità letteraria e creativa del De Roberto caddero nell'oblivione.
Eppure il romanzo dei « Viceré » non solo é uno studio pregevolissimo della cadente società spagnolesca e aristocratica dell’ultimo 700 catanese; ma ha anche i grandi caratteri dell’arte verista che trovò le sue più durevoli e schiette espressioni nei « Malavoglia » e nel « Mastro don Gesualdo» del Verga.
Oggi i « Viceré » son del tutto ignorati e nessun editore pensa di ripubblicarli (osserviamo, tuttavia, che li ha ristampati Treves nel 1922 - N.d.R.). Non sappiamo se a ciò si oppongano difficoltà. Comunque, la casa editrice Mondadori (che tiene vive le opere dei migliori scrittori italiani antichi e nuovi e che del De Roberto stampò postumo un romanzo incompiuto « L’Impero ») dovrebbe prendere l’iniziativa di rimettere in luce i «Viceré». Sarebbe una buona occasione offerta alla critica serena e coscienziosa della nuova Italia perchè possa dare un giudizio conclusivo sull’opera del De Roberto; e sarebbe ancora un modo intelligente di riparare all’ingiustificato silenzio che da tempo ormai grava sulla produzione di uno dei più dignitosi ed austeri scrittori italiani dell’Ottocento.
Giuseppe Villaroel

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 28.12.38

Citazione: Giuseppe Villaroel, “SCOPERTE IN BIBLIOTECA,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 11 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2414.