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Titolo: Interviste fulminanti: Nicola Moscardelli

Autore: non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1939-05-31

Identificatore: 1939_165

Testo: Interviste fulminanti
Abbiamo incontrato Nicola Moscardelli con un bel volume dalla copertina arancione, noto colore di una nota collezione di Poeti moderni.
— Che cos’è questo? — abbiamo domandato.
— Vedi: è il Canto della vita che Attilio Vallecchi ha pubblicato in questi giorni nella sua collezione « Poeti d’oggi ».
— C’è dentro?...
— Tutte le poesie che ho scritte dal 1930 al 1937: alcune delle quali avevo pubblicate su giornali e riviste e naturalmente anche sulla nostra Gazzetta, ma che nella grandissima maggioranza sono inedite.
— E dimmi...
— So cosa vorresti da me. Le teorie a cui può ispirarsi un poeta contano poco. Con una bella teoria si può fare una brutta opera, e con una brutta teoria si può fare una bella opera. L’unica norma alla quale cerco di rimanere sempre fedele è una norma codificata da me in questa frase: «Il poeta è uno che fingendo di parlare di sé parla di noi ». Voglio dire che quello che io canto, gioia, sofferenza, speranza, mi illudo che sia gioia, sofferenza, speranza non di me solo ma di tutti, o di molti almeno. La quale norma mi guida anche quando scrivo in prosa: perchè le bottiglie sono di varia forma, ma l’acqua è di una qualità.
Nicola Moscardelli

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 31.05.39

Citazione: non firmato (Lorenzo Gigli), “Interviste fulminanti: Nicola Moscardelli,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2582.