Canzonette militari (dettagli)
Titolo: Canzonette militari
Autore: Giuseppe Valentini
Data: 1939-07-26
Identificatore: 1939_215
Testo:
Canzonette militari
1. «Le stellette che noi portiamo... »
Tenente sarà duro l’assalto?
Tenente moriremo?
Il sangue nostro, ragazzi, Non va perduto. Il sangue nostro è buono, Sa di terra bagnata in primavera.
Forse ragazzi, no, non moriremo.
Come si chiama la tua fidanzata?
Ha gli occhi azzurri?
Ha i capelli di grano?
Quando le tornerai che pianto allegro! Tenente le stellette che portiamo...
2. «Sul ponte di Bassano... »
Il soldato si porta le catene E le ragazze si fanno legare.
Il soldato non piange e non teme, La ragazzetta, sì, piange d’amore.
Il fiume passa e non passa la guerra; Lui sta lassù, chissà se morto o vivo. Era un soldato e rideva giulivo, Era un Soldato e sapeva di terra.
O ragazzetta, il ponte di Bassano È come un altro, eppur sembra fatato: Un bell’alpino ti ci si è fermato E la montagna t’ha portato al piano.
Il soldato si porta il suo fucile E le ragazze si portano il cuore.
Il soldato, si sa, deve partire E le ragazze devono penare.
3. «Il primo pezzo al Re d’Italia... »
Eccoci. Che volete, capitano?
Morire, figli, e vi voglio parlare.
Se qualcuno di voi ritorna al piano Salutatemi gli alberi ed il mare.
E dite loro che m’hanno ammazzato Con una piccolissima ferita;
Un foro appena, ma pure è bastato, Soltanto un foro e se ne va la vita.
Se arriverete fino a casa mia Dite a mio figlio che si faccia alpino, Che cresca presto, che schietto gli sia, Come fu al padre, tutto il suo destino.
Il testamento mio già lo sapete:
Altro non lascio che la mia persona.
Io non avrò mai più fame nè sete, Starò tranquillo nella terra buona.
Le ragazzette baciatele voi, Con i nemici regolate i conti.
Ora, Dio, fa di me quello che vuoi:
Ero un alpino a guerreggiar sui monti...
4. « L’è stata l'aria dell’Ortigara... »
Gli alpini erano belli Quando sono partiti:
Le penne sui cappelli, I visi coloriti.
Le canzonette, il vino...
Poterci far l’amore!
Ma l’aria del Trentino Poi gli cambiò colore.
Rimasero in vedetta Per sempre tanti e tanti:
Vicino ad ogni vetta Canzoni e camposanti.
Una penna e una bara Di tanta gioventù:
L’aria dell'Ortigara...
Chi c’era non c’è più.
O ragazzette belle
Tra i monti e le pianure, Più fitte che le stelle Sono le sepolture.
Avean la faccia chiara...
Poterci far l’amore!
L’aria dell'Ortigara Poi gli mutò colore.
5. « Sul cappello che noi portiamo... »
Non arrabbiarti se la penna ride.
Sta su nell’aria e quello è il suo mestiere. Ride per te, perchè tu non sia triste, Perchè la guerra non ti sembri amara. Adesso anche tu ridi; t’è passata Accanto l’ombra nera della morte, Una cartuccia in cerca del tuo cuore.
Non t’ha preso. E tu ridi. Ti pensava Beneaugurando, ansiosa, una bambina, Beneaugurando alla tua penna nera.
Sui monti nudi strenuo lo sbaraglio, Ma perchè possa un alpino morire Sette palle gli occorrono nel cuore.
Giuseppe Valentini
Collezione: Diorama 26.07.39
Etichette: Giuseppe Valentini, POESIA
Citazione: Giuseppe Valentini, “Canzonette militari,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2632.