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Titolo: Osservatorio: autografi in vendita

Autore: non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1939-08-02

Identificatore: 1939_222

Testo: Osservatorio
Autografi in vendita
Non c’è vendita d’autografi che non abbondi di cimeli dannunziani.
Gabriele d'Annunzio è forse il poeta italiano che ha scritto più lettere, e perciò la raccolta e la pubblicazione del suo epistolario, se un giorno si realizzeranno, daran molto da fare agli incaricati, i quali staran sempre in sospetto di possibili sorprese e vedranno scaturir fuori le lettere dai più impensati ricettacoli. In una vendita napoletana di questi giorni (Casella) Gabriele d’Annunzio figura tra l’altre cose con un documento d’interesse storico. Si tratta d’una cartolina diretta il 4 gennaio 1920, da Fiume, a Michele Bianchi, il futuro Quadrumviro della Rivoluzione. È una cartolina del Reggimento Marina, Battaglione Monfalcone, 3ª Compagnia, e reca queste parole firmate da Luigi Rizzo, l’intrepido Affondatore:
« Amico mio, si compirà il dramma? I vigliacchi avranno il sopravvento sui valorosi? I disfattisti sui nazionalisti? Povera Italia, Patria mia, in quali mani sei caduta! Il Comandante ha vergato con le sue mani questo distico, ch’è tutto un programma. Non cederemo. O Fiume o morte. Non mi dimenticare.
Tuo Rizzo ».
Il distico dannunziano al quale il Rizzo accenna è scritto in alto a destra, e dice:
E sul monte e nello stagno
Son qual fui falcon grifagno.
Un altro pezzo interessante della medesima vendita è costituito da sei quartine scherzose di Salvatore di Giacomo al pittore Michele Cammarano (1914). Notiamo inoltre: una lettera di Vittorio Bersezio (1877) di contenuto giornalistico e amministrativo, riguardante un corrispondente della Gazzetta Piemontese dai Balcani; due lettere dell’Aleardi (1863-64), il quale si preoccupa d’un suo ritratto che comparirà in testa al volume delle sue poesie e, scrivendo all’editore Barbera, muove alcune osservazioni diremo così d’ordine estetico; una lettera di Ettore Malot relativa alle traduzioni dei suoi romanzi che apparivano a puntate nella Tribuna; quattro lettere di Sarah Bernhardt al figlio Maurizio; una lettera di Giorgio Ohnet a Sardou, presidente della Società degli autori francesi, in merito a questioni professionali; autografi di Cesare Cantù, di Benedetto Cairoli, del musicista Giovanni Pacini, di Gerolamo Rovetta, di Nino Oxilia; per finire con due lettere di Giacomo Puccini, una delle quali reca l’autocaricatura a penna del Maestro ed è piena di particolari... gastronomici: « Scrivo collo stomaco pieno di ogni ben di Dio, ho la mente occupata da un mezzo chilo di maccheroni. Il cervello sbuffa alla più bella e scrivo come si può scrivere in treno per lo sbafamento della zuppa romanesca accompagnata da sigari cubani e sigarette di Kaffa... ».
Cartolina di Luigi Rizzo da Fiume a Michele Bianchi, con un distico autografo di Gabriele d'Annunzio
Autocaricatura di Giacomo Puccini

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 02.08.39

Etichette:

Citazione: non firmato (Lorenzo Gigli), “Osservatorio: autografi in vendita,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 10 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2639.