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Titolo: Idilli moravi

Autore: non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1939-10-19

Identificatore: 1939_241

Testo: Idilli moravi
Nel titolo del nuovo libro di racconti di Bonaventura Tecchi (Idilli Moravi - Ed. Garzanti, L. 12) la parola idillio è usata nel senso etimologico di visione breve; e il lettore infatti s’avvede presto che nè le situazioni nè le figure son tutte idilliache... Si tratta di ventisei racconti scritti negli anni 1933-37, durante i quali il Tecchi insegnò letteratura italiana nelle università di Brno e di Bratislava, cioè prima degli avvenimenti che portarono allo smembramento della Cecoslovacchia. La maggior parte di codesti idilli furono ospitati nella terza pagina della Gazzetta del Popolo e interessarono il vasto pubblico del giornale così per il carattere generale dei temi forniti allo scrittore dalla lunga consuetudine di vita in un paese straniero come per l’originalità degli scorci psicologici e il risalto dei caratteri e delle figure. Riuniti in volume, i racconti realizzano una sostanziale unità di spirito e di composizione per cui si presentano come un vasto affresco narrativo respirante in una superiore atmosfera poetica e pieno di particolari saporosi. L’apporto del Tecchi artista e l’apporto del Tecchi indagatore d’anime, rievocatore d’ambienti e narratore esperto si equilibrano raggiungendo un grado di intensità lirica che si traduce in immagini e in giochi fantastici liberamente condotti eppure strettamente aderenti alla realtà umana della materia. Resti dunque stabilito, fuori d’ogni possibile equivoco, quanto sia lontano il tono di codesti idilli dal genere documentario e cronistico e dai legami con l’attualità, il Tecchi non cede neppure alla tentazione di sviluppare i temi descrittivi facilmente fornitigli dal paesaggio esotico e d’altra parte suscettibili di effetti immediati e sicuri. Intento alle « situazioni d’anime » e o risolvere in sede psicologica i casi che gli si presentano, lo scrittore sente l’ambiente in quanto chiave del personaggio e del suo mondo morale. Lo subordina cioè all’impegno della costruzione del carattere e della interpretazione dei sentimenti, che è, per così dire, il banco di prova sul quale si collauda il narratore artista nei confronti del narratore di mestiere.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 19.10.39

Citazione: non firmato (Lorenzo Gigli), “Idilli moravi,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 28 aprile 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2658.